L'arresto di Marra (e Scarpellini) può cambiare la scena del governo della città. La giunta, eletta sulla spinta di una grande voglia di cambiamento e discontinuità soprattutto delle periferie, può finalmente liberarsi dal “cerchio magico” che ne ha intrappolato l'azione politica e amministrativa.
Adesso è evidente che a tenere in scacco la giunta Raggi in questi primi sei mesi non è stato solo il governo Renzi con i suoi vincoli di spesa ed i progetti di ulteriore privatizzazione dei servizi. E' stata anche la cricca di dirigenti e funzionari, più o meno apertamente di destra, eredi delle giunte Alemanno e Polverini, che ha fortemente condizionato l'agire della giunta e che la sindaca ha voluto nominare nonostante l’opposizione di gran parte del Movimento Cinque Stelle. Sulle politiche abitative, sulla gestione del patrimonio, nei rapporti con il personale, sul governo delle partecipate, nella relazione con il mondo degli affari, questa cricca ha lavorato a prescindere dal programma con il quale il Movimento Cinque Stelle ha vinto le elezioni.
Il condizionamento esercitato da questo gruppo di potere, in stretta relazione con il mondo degli affari e dei costruttori, di quelli che hanno sempre comandato a Roma, si può e si deve interrompere. Se si vuole costruire un cambiamento vero non c'è altra possibilità che ripulire l'amministrazione cittadina da quella schiera di funzionari che continuano a rappresentare il vecchio e corrotto sistema di potere.
Il Movimento Cinque Stelle e la giunta Raggi sono finalmente disposti a produrre questo passaggio e a mettere in pratica il programma di quest'estate?
Lunedì 19 dicembre ore 15
Conferenza stampa sulla scalinata del Campidoglio
Carovana delle Periferie
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