L’USB denuncia l’uso improprio che viene fatto in questi giorni degli spazi delle Terme di Diocleziano in Roma.
Chiediamo come sia possibile che il Dirigente abbia acconsentito all’invasione di un museo da parte di un’attività commerciale che vuole una sede di prestigio quale vetrina per vendere i suoi prodotti di lusso.
Come mai un museo statale è considerato servizio essenziale e non può essere chiuso per sciopero, ma può esserlo per soldi e per profitto di un privato? Il tutto a discapito non solo dei turisti e dei visitatori ma anche del personale che si trova ad affrontare un carico di lavoro troppo elevato, vista la situazione ingovernabile che non garantisce la tutela dei beni e la sicurezza dei luoghi.
Sappiamo che i dipendenti del MiC hanno manifestato diverse perplessità nel corso della definizione dell’organizzazione e degli accordi con Bulgari. Preoccupazioni che sono aumentate una volta venuti a conoscenza di altre 3 serate, comprese di sfilate, cene e spettacoli, perché il Ministero della Difesa non ha concesso, giustamente secondo in nostro parere, l’uso degli spazi del Vittoriano a fini commerciali.
Perché le serate previste al ViVe sono state bloccate all’ultimo minuto? E perché se il Ministero della Difesa non ha ritenuto consono l’utilizzo del Vittoriano dovrebbe esserlo la sede delle Terme di Diocleziano del MNR? Parliamo di un museo che ha dovuto affrontare all’ultimo momento il doppio del carico di persone, strumenti ed eventi nonostante fosse in grande difficoltà a rimanere aperto già con le altre serate previste dal piano valorizzazione 2024.
Chiediamo quindi al Ministro, al Direttore Generale Musei e al Direttore del MNR se non sia stato sottovalutato l’impatto dell’evento che sta impedendo al pubblico pagante di visitare più dei 2/3 della struttura, causando inevitabili danni alla stessa.
È evidente che siamo nell’era della prepotenza e dell’abuso di potere e queste sono ulteriori conferme della tracotanza del potere politico ed economico
I musei e la cultura sono ormai ostaggio dei potenti e dei privati per fare cassa: il messaggio della cultura è minacciato e annullato per i profitti di Bulgari!!!
Chiediamo un immediato intervento affinchè cessi questo folle ed indiscriminato utilizzo del Patrimonio Culturale Pubblico, BENE COMUNE, da Tutelare, Valorizzare e renderlo più efficiente per la Fruizione.
GIU’ LE MANI DAGLI ISTITUTI CULTURALI PUBBLICI!
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