Parto da un'esperienza personale per arrivare a una conclusione generale.
Ogni singola volta che sono stato testimone diretto di un fatto di cronaca, ho verificato che la stampa scriveva il falso o distorceva pesantemente i fatti, o per servitù verso il potere o per scarso approfondimento, ignoranza, preconcetti. Ogni singola volta: e sono stati decine.
Che quindi i giornalisti italiani (eccezioni escluse) siano una categoria da salvaguardare e siano stati profondamente ingiuriati da Grillo, fa nascere un ironico ed amaro sogghigno.
La "giuria popolare", ovviamente, è una inapplicabile boutade.
La realtà è questa: la giuria AUTOMATICA dovrebbe essere l'opinione pubblica. Così come dovrebbe SEPPELLIRE i politici che mentono, lo stesso dovrebbe accadere coi giornalisti.
Noi italiani abbiamo i giornalisti, e i politici, che ci meritiamo.
L'ignoranza, il pressapochismo, la dietrologia, la distorsione della verità, il preconcetto, la tifoseria opinionistica, sono non l'eccezione ma la regola fra gli italiani: politici, giornalisti, bloggers, facebookisti, ggente.
Fino a quando non miglioreremo, questi saranno i nostri media. Agiamo quindi localmente: ognuno smetta di credere e diffondere qualsiasi bufala o esagerazione senza fare un minimo di verifica. Questo, a lungo termine, provocherà la nascita di un'opinione pubbica, cosa che l'Italia ora non ha, avendo solo tifoserie. A seguire, privi di tifoserie, la maggiorparte dei media italiani di oggi, uno schifo impresentabile, sarà costretto ad assumere giornalisti capaci e non leccaculo ignoranti. Un'opinione pubblica decente con dei media decenti, porterà alla lunga alla morte dell'attuale classe politica, vergognosa, in quanto dovranno emergere persone oneste e capaci, e non gli attuali banditi, o mediocri.
Vi sembra una soluzione lunga e improponibile? Bene, sappiate che è l'unica possibile. Si chiama CIVILTÀ e noi ne siamo ancora molto distanti. Non ci sono scorciatoie.
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Saverio
Ho l'impressione che si applichi con troppa facilità la proprietà transitiva! Secondo me non è vero che se si parte dal condividere e quindi diffondere meno le bufale si arriva ad avere un'informazione migliore e poi e poi e poi … maggiore civiltà. Le persone debbono abituarsi a selezionare le informazioni, non dobbiamo permettere che siano altri a farlo per noi. Sono i rischi della libera informazione. Come questi politici sono i rischi della democrazia