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Terra dei fuochi, una testimonianza dal vivo

Si riaccendono i riflettori sulla Terra dei Fuochi e fiumi di inchiostro hanno nuovamente imbrattato intere pagine di giornali nazionali e locali.

Finalmente è stato avviato il tanto evocato Registro Tumori della nostra Azienda Sanitaria – ASL NA2 Nord – e i dati relativi al triennio esaminato 2000-2012 mostrano picchi spaventosi, inerenti a patologie e decessi per tumori: testa, collo, fegato, polmone, vescica, encefalo, gli organi più colpiti; Giugliano, Casalnuovo, Mugnano, Melito, i comuni in cima alla triste classifica.

Da tempo era noto l’aumento allarmante di patologie tumorali, rilevato nei dati della Organizzazione Nazionale della Sanità, ed in quelle del lavoro effettuato, egregiamente, dalla Cooperativa dei Medici di Famiglia di Giugliano (CO.ME. F.) “la morbilità per neoplasie integrate in un G.I.S. nel territorio di Giugliano”, ma evidentemente serviva una conferma.

Finalmente è stato sancito (speriamo) scientificamente, che in questo territorio ci si ammala e si muore più che altrove per tumori, tanto che si registra un eccesso significativo rispetto al resto della Campania ed al Centro Sud, sia pure in assenza di insediamenti industriali, che hanno provocato in varie zone del nostro Bel Paese, disastri ambientali con picchi esponenziali di incidenze tumorali.

Langue la bonifica, mancano prevenzione e cure adeguate, che in altre parti offrono maggiori possibilità di guarigione.

È stato acclarato che rifiuti speciali e rifiuti tossici hanno inquinato l’area e avvelenato immense distese di fertili campi agricoli, ma ovviamente arrovella il dilemma di una correlazione fra inquinamento e tumori perché inesistenti adeguati accertamenti scientifici, nonostante si siano sprecati sondaggi, analisi, verifiche e monitoraggi, e nonostante il grido di allarme di illustri personalità della Scienza e della Ricerca, di organizzazioni in movimenti ambientalisti, di comitati civici, di singoli/e cittadini/e, in merito al disastro ambientale in atto e al genocidio silenzioso che si sta consumando, ed al rischio disastro irreversibile, per alcuni previsto nel 2024 per altri nel 2064.

Riecheggia il mantra dello stile di vita, quale concausa e ci assale l’inappagabile desiderio di conoscere la diversità fra il nostro stile e quello delle popolazioni flegree ed aversane, a ridosso delle nostre terre, libere da picchi tumorali.

Conclamata la certezza scientifica, il Governo Regionale ha annunciato “ipso facto” la disponibilità, entro l’estate, di droni per il controllo dall’altro e di quattro centrali operative interforze per il controllo del territorio (che aspettiamo dalla scorsa estate), nonché lo stanziamento di 30 milioni di euro per la bonifica.

Giace, da tempo, inutilizzato circa mezzo miliardo di euro stanziato per la bonifica della nostra regione e solo l’uno per cento del territorio inquinato è stato liberato dai veleni interrati.

Enfasi e clamore da sempre hanno accompagnato i vari interventi effettuati, ma permangono lentezza, superficialità e frammentarietà con l’adozione continua di soluzioni tamponi.

L’intervento dello Stato persiste nel ritenere la questione Terra dei Fuochi una questione ordinaria, sottovalutandone la gravità, le dimensioni, le caratteristiche e la pericolosità per la salute delle comunità, che al contrario la collocano di straordinarietà e di allarmismo e quindi richiede un intervento globale, straordinario e originale, provvisto di ingenti risorse finanziarie da attuare, al più presto, con strategie e modalità innovative e intraprendenti, per arrestare declino e mattanza.

Non si intravede neppure uno spiraglio in merito alla riconversione dei suoli inquinati, né si prospetta un’idea di sviluppo futuro e appare affossata del tutto la speranza che la Terra dei Fuochi potesse rappresentare volano per l’economia regionale campana.

Personalmente, oggi più di ieri, mi appello al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al Suo senso dello Stato, alla Sua saggezza, alla Sua tenacia, per promuovere un radicale cambiamento dirotta, ancora possibile, individuando un intervento globale e comprensivo di bonifica, riconversione e sviluppo economico.

Auspico un Suo autorevole intervento per ribaltare strategie e modalità messe in campo e confido nella Sua sensibilità per poter sottoporre alla Sua attenzione la proposta di CRONOPROGRAMMA, frutto di personale esperienza in ambito sociale, polito ed istituzionale; di confronto tra esperti e competenti su tematiche ambientali; di battaglia e proposte di movimenti ambientalisti e comitati civici delle comunità interessate.

Confido esclusivamente nel nostro Presidente “il Rivoluzionario Pacifico”, che settimanalmente incontra e si confronta con scolaresche di scuole diverse (ai giovani il compito di dare “gambe” alla Costituzione), che fornisce “risposte” su Facebook a fratellini diversamente abili, in merito all’elargizione di servizi sociali; che ritiene la “Parità di Genere” imprescindibile e di conseguenza superata la stagione delle Pari Opportunità; che ha riportato il “Meridione” nell’agenda del governo nazionale con il ripristino di un Ministero specifico; che ha realizzato un “cambiamento” radicale della Festa del 2 Giugno, – non più parata, ma sfilata ai Fori Imperiali – la prima Festa della Repubblica ispirata ai valori della Costituzione. Ovvero ai valori della Resistenza, che madri e padri sancirono quali valori fondanti della Costituzione stessa, richiamando (fatto inusuale) all’attenzione e all’azione governi ed istituzioni su tematiche e problematiche nazionali ed internazionali inquietanti: dai focolai di guerra alla pace, dalla povertà alla coesione sociale, dal femminicidio ai disastri ambientali.

Una vera e propria “rivoluzione culturale” nell’esercizio della funzione di Garante della Costituzione.

Mi preme, infine, ribadire che non sortiranno effetti positivi subdoli tentativi di oggi per costringermi a desistere e/o imbavagliarmi così come non sortirono effetti positivi azioni violente, nel recente passato, negli anni ’80 fu appiccato un incendio di matrice dolosa alla mia abitazione; e nel 2000 oscure, perfide e vigliacche manovre bloccarono una mia eventuale ascesa in ambito politico.

Continuerò con passione, abnegazione, convinzione, tenacia, dovute ad una “scelta di vita” nella lontana giovinezza a prodigarmi per affermare la Parità di Genere, per la tutela dei Diritti a donne ed uomini, ad esprimere Opinioni e Considerazioni su questioni e problematiche locali e nazionali, a lottare per riappropriarci della Dignità di comunità onesta e laboriosa, per riappropriarci della Speranza di un Futuro, che fino ad oggi ci è stato negato dalla precarietà, dalla fragilità e dall’incertezza del Presente, per affarismo, clientelismo, collusioni e barbarie camorrista, nell’associazionismo femminile culturale e di volontariato, e nei movimenti civici e pacifici, utilizzando innanzitutto la “parola” perché la “parola” ha significanza, perché la “parola” fa circolare idee, perché la “parola” stimola pensiero critico, perché la “parola” contribuisce a formare le coscienze.

 

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