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Dalla Sicilia a Bologna. La polizia di Scelba-Minniti a testa bassa

Il 6 agosto le forze di polizia hanno riempito di gas velenosi i pacifici manifestanti NoMuos che si avvicinavano alla base NATO di Niscemi da cui si compromette la salute in Sicilia. Il mio amico e compagno Orazio Vasta, militante USB è dovuto andare in ospedale perché gasato.

Stamattina a Bologna la polizia in forze ha sgomberato con violenza il centro sociale Làbas, difeso da giovani resistenti passivi. Un centro sociale apprezzato ed usato da tutto il quartiere, ma che dà fastidio alla città degli affari guidata dal sindaco PD Merola.

Non sono casi isolati, è il modello di stato poliziesco di cui é leader osannato, anche dal presidente della Repubblica e naturalmente da tutto il il regime mediatico, il ministro Marco Minniti, l’erede di Mario Scelba. Il ministro di polizia degli anni 50 che fece massacrare e incarcerare una intera generazione di operai e contadini che lottavano per la giustizia.
Un capitalismo che torna alla ferocia di quegli anni e anche la supera, un sistema di potere che scatena sempre più guerre ed interventi militari, ha ovviamente bisogno di una adeguata copertura poliziesca contro il dissenso e la protesta.
Minniti è l’interprete designato per lo stato di polizia che il potere sta costruendo.

Le sue “leggi” sono la semplice restaurazione del codice penale Rocco, varato durante il fascismo. E ovviamente anche una sua modernizzazione sperimentata prima sui migranti e poi usata su tutti noi. Le ipocrite parole su Genova del capo della polizia Gabrielli ora si chiariscono. Si è dichiarato di voler chiudere la pagina delle violenze poliziesche del 2001, perché in realtà se ne sta aprendo una nuova, indirizzata prima di tutto verso i poveri e i migranti, verso ogni forma di protesta, ribellione, lotta sociale. Così “aiutiamoli a casa loro” è subito diventato ammazziamoli a casa loro e la libertà di manifestare è diventata libero manganello su libera testa.

Le violenze poliziesche attuali sono prima di tutto di classe e di guerra, sono il presidio di un sistema di potere che deve solo rispondere alle banche, alla finanza, alle multinazionali e alle loro pressanti richieste di una politica liberista e guerrafondaia sempre più feroci. Le violenze poliziesche di oggi sono tipicamente europee, frutto della UE e della sua austerità autoritaria.

ScelbaMinniti, la sua polizia e le sue leggi violente ben rappresentano il potere italiano ed europeo, che sulla democrazia dà lezioni al Venezuela mentre la distrugge qui. Solidarietà a chi lotta e viene colpito, vergogna a chi sta col gas e i manganelli.

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1 Commento


  • andrea

    Ho assistito con grande rabbia ieri mattina a ciò che stava avvenendo a Bologna dove un manipolo di poliziotti sgombrava, con un uso della forza sproporzionato rispetto alla presenza dei nostri compagni, Labàs e Crash spazi occupati molto conosciuti nel territorio e molto attivi. L’uso così sproporzionato della forza, da parte della polizia, ha sicuramente solo finalità di deterrenza e propaganda seguendo il metodo e la filosofia Minniti. degno allievo di Cossiga. . Quello che mi ha spinto a scrivere è per ribadire la necessità di accelerare sulla via della costruzione di un nuovo soggetto politico antagonista in cui possano trovare spazio e vivere anche esperienze come quelle di bologna . La riflessione sulla natura e caratteristiche che questo soggetto dovrà avere, che si protrae da tempo, è superata da eventi come questi e come quello che coinvolge la politica verso le ong per citare un altra questione. Non si può più aspettare altrimenti si lascerà campo libero alla politica securitaria messa in atto per contrastare la lega e i 5stelle che si estenderà a tutte le lotte sociali senza che la sinistra di classe organizzata batta un colpo.

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