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ArcelorMittal pretende ancora immunità penale all’Ilva. Basta!

La multinazionale cui è stata data l’ILVA da un sistema politico per il quale la politica industriale è accogliere le multinazionali, l’ARCELORMITTAL, pretende ora che il governo proroghi quella immunità penale che era stata elargita da Renzi nel 2015.

Pensate qual è il concetto di legalità quando si tratta di affari. Non si può gestire l’Ilva senza commettere reati contro la salute? Allora bisogna garantire l’impunità al padrone, sennò poverino come fa.

E pensate quale è il concetto di sicurezza, sempre quando il profitto comanda. La sicurezza di non morire avvelenati da fumi e polveri o di incidenti sul lavoro, beh questa diventa solo rischio di mercato.

Il governo gialloverde nel decreto sblocca cantieri ha fatto propria questa devastante priorità degli affari, concedendo alle imprese una maggiore flessibilità e assenza di regole nella giungla degli appalti. Di Maio a sua volta ha vantato la riduzione dei contributi INAIL a carico delle imprese, nonostante la strage di lavoratori.

Però sull’Ilva, anche per la rivolta della popolazione di Taranto, il governo ha deciso di dire basta alla scandalosa impunità per i danni alla salute. Subito la Confindustria ha proclamato che così non va: come si possono attrarre investimenti esteri in Italia se si trattano così male i benefattori Arcelor? E il PD di Calenda tacendo acconsente.

Non sappiamo se questa sacrosanta abolizione dell’immunità per il massacro ILVA resterà, o se prevarrà come su altri provvedimenti governativi la politica filopadronale di Salvini. Però tutto questo è molto istruttivo. Secondo la Confindustria e i suoi compari politici Lega e PD in Italia si può fare l’imprenditore solo se se si è al di sopra delle leggi. E più si è grandi, più le leggi devono sparire, come per nobili e sovrani nel Medio Evo..

Bene è giunto il momento di far capire a ArcelorMittal e compagnia che o imparano a rispettare i contratti, le leggi, le persone e l’ambiente, oppure dovranno essere trattati come fuorilegge, finora vergognosamente impuniti.

Basta col ricatto criminale: o il lavoro, o la salute e i diritti. Imparate a fare gli imprenditori nella legalità.

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