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Non vogliono tassare i super ricchi? Ma lo fanno per noi…

La classifica di fine anno di coloro che possiedono più di un miliardo di euro in Italia, redatta da Forbes, ci dà liete novità per tutti loro.

Innanzitutto da marzo 2020 a oggi, coloro che possiedono più dell’equivalente di quasi 2000 miliardi delle vecchie lire sono passati da 36 a 40. Non è forse questo un bel segno di crescita, che quasi compensa il fatto che nello stesso tempo i poveri che non hanno di che mangiare siano aumentati di 600.000, arrivando a 5 milioni?

Ma il dato più lusinghiero per questi super ricchi è che in meno di 9 mesi il loro patrimonio è passato da 125,6 miliardi a ben 182,1 con una crescita di ben 56,5 miliardi, più di tutto ciò che sinora lo stato italiano ha speso per ristori, cassa integrazione, aiuti a chi sta in difficoltà. Il patrimonio dei super ricchi italiani è aumentato di quasi il 45%, mentre il reddito totale di tutto il paese è diminuito del 10%.

Di fronte a questi dati, bocconiani, liberisti e utili idioti vari si sono scatenati per spiegare come i veri profittatori della crisi siano i pensionati ed i lavoratori reddito fisso. Tutto il Parlamento poi, destra, sinistra, né di destra né di sinistra, ha sdegnosamente respinto la timidissima proposta di tassazione della ricchezza di qualche deputato di sinistra, che alla fine ha indecorosamente ritirato la proposta.

I 56 e più miliardi incamerati dai super ricchi, durante una crisi che è stata paragonata ad una guerra, avrebbero dovuto essere considerati come super profitti di guerra, quelli che una volta anche i liberali promettevano di requisire.

Invece nell’Italia di oggi questo scandaloso accumulo di soldi è considerato trionfo del merito e la violenza ideologica a sua difesa è stata così forte, che alla fine anche tra i poveri c’è stato chi ha trepidato per il rischio che questi miliardari pagassero qualcosa.

Perché non vogliono tassare i super ricchi? Adesso lo sappiamo, lo fanno per noi, perché vogliono che noi non si diventi invidiosi, anzi che si sia felici e solidali con queste belle persone così premiate per le loro capacità.

E sempre allegri bisogna stare, che il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco e al cardinale, diventan tristi se noi piangiam..”

(Grazie a Jannacci Fo Gaber)

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