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State Uniti, ma non vasa-vasa

L’altroieri, in un solo giorno, gli USA hanno avuto quasi 2.000 morti di COVID-19. Oltre 11.000 in una settimana. Di questi, circa il 93-95% sono persone non vaccinate. Le relativamente poche persone vaccinate e morte sono per la gran parte anziani.

La campagna vaccinale negli USA sta a circa il 54%, ma gli USA sono 50 stati, con situazioni assai diverse. Se guardate i dettagli (in figura), gli stati del nord-est sono molto più avanti di quelli del sud. Proprio due velocità diverse: si va da quasi il 70% in quelli più avanti giù fino al 40% in quelli dove la resistenza al vaccino è più forte.

Questo spiega in gran parte la strage in certi stati, come il Texas, ad esempio. Poi in altri, come la California, le morti si addensano nelle contee meridionali, anche qui quelle con minor successo della vaccinazione.

Ma ci sono altri fattori, uno il più importante: molti stati del Sud sono “aperturisti” e hanno ridotto o abbandonato le precauzioni obbligatorie (niente mascherine, addio distanziamento, affollamento, stadi pieni, etc.): in presenza di una campagna vaccinale incompleta, questo spiega la moria preoccupante in stati come la Florida, che pure – come vaccini – ha raggiunto faticosamente la media nazionale.

Negli USA domina la variante delta, più infettiva, contro la quale il vaccino si è rivelato l’ultima difesa contro le ospedalizzazioni, le malattie gravi, la morte. Ma la vaccinazione di circa la metà della popolazione, contro questo scenario, non basta: le precauzioni non vanno abbandonate!

I vaccini sono efficaci anche contro il semplice contagio, ma a fronte di un liberi-tutti e vasa-vasa generalizzato, questi sono i risultati.

E dall’altro lato ci sono altre vittime: l’atteggiamento tutto-o-niente ha convinto alcune persone vaccinate, specie fra le meno colte, di essere invulnerabili, anche in società dove hanno riaperto tutto, i non vaccinati sono la maggioranza o quasi, e nessuno più adotta precauzioni. Non è così, specialmente se si hanno altre fragilità, non ne saremo fuori fino a quando non ne saranno fuori tutti.

Ma a noi italiani, di tutto ciò, cosa ce ne importa? Noi siamo più avanti, a fine settembre arriveremo al 80% di vaccinati fra i vaccinabili, ergo: affari loro!

Beh, non mi sembra un atteggiamento caritatevole, umano e internazionalista: poi pensiamo sempre a quel miliardo di abitanti dei paesi più poveri, praticamente ancora non raggiunti dal vaccino, e ricordiamoci quanto poco ci ha messo un anno e mezzo fa il COVID-19 variante alfa a viaggiare dalla Cina a qui: lo abbiamo già scordato, che saremo covid-free solo quando tutto il mondo sarà covid-free?

Ma al di là di questo, analizzare i dati USA ci serve per smontare sul nascere l’enorme ignoranza o malafede di quelli che dicono “Ah, ah, negli USA dei vaccini muoiono di coviddi, allora vedi che tanto vale?”: la stupidità umana è infinita, aveva ragione Einstein…

Ma parliamoci fra gente con il ben dell’intelletto. Questo semidisastro in USA ci deve dare un monito: finché ci saranno quote rilevanti di persone non vaccinate, in presenza di questa variante, l’esistenza di “Isole Covid-free” è aleatoria e sempre a rischio.

Il Green Pass è – come abbiamo già detto in tutte le salse – una “mezza misura” che deve nascondere il fallimento nel contrasto alla pandemia, ma si è rivelato un ottimo rimedio per far smuovere il culo a certe categorie che, in un mese e mezzo, è passata da una situazione disastrosa e preoccupante (60-65%) a circa il 95% di “almeno con una dose”.

Probabilmente servirà a rompere le palle ad altre categorie di italiani da metà ottobre in avanti, “motivandoli fortemente” a fare ‘sto cacchio di vaccino. Potremmo arrivare a circa il 90% dei vaccinabili effettivamente vaccinati per fine anno, e questo potrebbe:

1) Evitare un decollo in stile USA di ricoveri, malati gravi, morti

2) Evitare di imporre come obbligatorio il vaccino (che sarebbe stata l’unica cosa sensata fin dall’inizio). Questa è una misura impopolare in certe fasce di elettorato… pensiamo a chi c’è dentro questo governo!

3) Far finire l’emergenza, e allora adios green pass.

Io penso che il modo migliore per far finire questa vicenda “no green pass-sì green pass” sia di vaccinarsi tutti: non diamo a Draghi la soddisfazione di trattarci come bambini, dimostriamogli – compagne e compagni – che il green pass non serve perché “gli italiani” sono maturi, responsabili, e hanno capito da soli – meglio del governo – cosa è meglio per la loro salute! (Lo so, qui molti staranno ridendo a piene ganasce; ammetto di essere un ottimista).

In questo stanno dando una fortissima mano i giovani: nella fascia 20-29 si stanno vaccinando in massa, ma i più favolosi li trovo i teenagers che, senza nessun obbligo o costrizione lavorativa o scolastica (ricordiamo bene: il green pass obbligatorio non riguarda gli alunni di medie e licei), stanno rispondendo meravigliosamente: in poco più di un mese, DUE TERZI dei ragazzini hanno ricevuto almeno una dose e la metà hanno già finito!

Proprio loro per i quali, statistiche alla mano, le probabilità di avere guai grossi dal Covid-19 sono le più basse di tutti.

Tutto questo bel quadro ottimista, però, si potrà verificare se teniamo ben presente che nessun vaccino è efficace al 100%, e che quindi finché il virus continuerà a circolare, NON vanno abbandonate le precauzioni: in certi posti entri con il green pass, ma poi esci e in altre situazioni no.

QUINDI: prima di tutto per far passare dal 95% al 99% la probabilità di salvare IL PROPRIO culo (diciamocelo, vogliamo sputarci sopra?) e poi pure per evitare di far circolare il virus, mandare in ospedale o al creatore le persone non vaccinate (mica sono tutti no vax, smettiamola con questa generalizzazione; non dobbiamo essere estremi come molti di loro, c’è una piccola parte di gente che NON PUÒ vaccinarsi e molti altri che non hanno fatto a tempo, o che si sono smossi tardi e non hanno finito, che facciamo, li mettiamo al muro?) continuiamo ad adottare precauzioni, guardinghi come coguari, pure noialtri vaccinati.

Entrare in un posto con il green pass non comporta automaticamente alitarsi felici in faccia, baci e abbracci e mani sudate che si danno il cinque, sputazzi e docce di droplets.

Non maltrattiamo la fortuna che abbiamo avuto a cavarcela fin qui, ci sono 130.000 italiani che non ce l’hanno avuta.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

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5 Commenti


  • Mauro

    And the Winner is…PFIZER


  • Al

    La maggior parte delle medicine sono prodotte da delle multinazionali.
    Male, ma non è un buon motivo per fare a meno delle medicine.

    Anche il cibo è perlopiú in mano alle multinazionali. Ed anche il contadino a chilometro zero usa un trattore prodotto da una multinazionale, alimentato da carburante venduto da una multinazionale, che semina semi prodotti da una multinazionale (visto che hanno una resa migliore)…

    Anticapitalismo non significa non consumare prodotti delle multinazionali, ma cambiare i rapporti di proprietà e di produzione. Finché c’è il capitalismo bisognerà utilizzare i beni prodotti dal capitalismo, perlomeno se sono utili.


  • alberto+gabriele

    Uno dei migliori articoli del 2021


  • Mauro

    D’accordo,ma siccome la rivoluzione è al di là da venire x rovesciare i rapporti di proprietà e produzione e siccome questo virus genera profitti inimmaginabilil x le case farmaceutiche posso sospettare che questa pandemia non avrà mai fine?Con il greenpass hanno certificato il potere assoluto di BigPharma,puoi vivere produrre e crepare solo se hai fatto il LORO vaccino e che sia efficace è tutto da dimostrare visto che già si parla di quarta dose.Se poi continuiamo a vedere il dito e non la luna…io ho capito gli interessi di quelli che vogliono o per forza o per forza vaccinarci,non ho ancora capito gli interessi di quelli che lo sconsigliano….adesso basta ,devo andare a farmi un tampone altrimenti domani non mi fanno entrare al lavoro,almeno fino a quando lo permetteranno di farlo… d’altronde comandano LORO.✊


    • Redazione Contropiano

      Bisognerebbe ricordare che Big Pharma fa profitti con tutti i medicinali, non solo (né tanto) con i vaccini. Per esempio con aspirina, antibiotici, tachipirina, pillola del giorno dopo, preservativi, maaalox, ecc.
      Ma non è che ci si tiene il mal di testa oppure si torna al metodo Ogino-Knaus…

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