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Un nuovo modo di informare è NATO

Le guerre sono buone o cattive. Bisogna solo distinguere quelle nostre da quelle degli altri.

Quelle buone esportano la democrazia, quelle cattive impongono l’autocrazia.

Per quelle buone uccidere i civili sono danni collaterali, per quelle cattive i civili sono genocidi.

Per i buoni le armi garantiscono la sicurezza, per i cattivi sono di distruzioni di massa.

Per le guerre dei buoni si mobilitano gli interventisti, per quelle dei cattivi i negazionisti.

Le armi delle guerre buone fanno bene all’occupazione, quelle di quelle cattive servono all’occupazione di altri paesi.

I morti delle guerre buone sono vittime innocenti, i morti delle guerre cattive sono stragi efferate.

Nelle guerre buone ci sono i professionali contractor, in quelle cattive sanguinari mercenari.

I ricchi in occidente sono tycoon, in oriente oligarchi.

I poveri in occidente è gente che non ha voglia di lavorare, in oriente sono vittime di un regime autoritario.

Il giornalismo di guerra in occidente è libero, in oriente è propaganda di regime.

Perché i commentatori occidentali hanno sempre ragione, anche quando dicono bugie? Perché i commentatori orientali hanno sempre torto, anche quando dicono la verità?

Semplice. Le ragioni dei buoni si geolocalizzano in Occidente, quelle dei cattivi in Oriente.

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