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Cosa fare in Unione Popolare

Ho partecipato all’assemblea di Unione Popolare del 4 dicembre al The Hive hotel, partecipando anche a un gruppo tematico, pace e guerra, e di questa iniziativa voglio esprimere alcune importanti considerazioni.

La prima, non scontata, nonostante il poco risultato elettorale di settembre, è che l’alleanza non solo continua ma c’è una volontà positiva di continuare il percorso, cosa che non era scontata e che non è stata per tante altre alleanze a sinistra finite il giorno stesso delle elezioni.

L’esperienza precedente del 2018 di Potere al Popolo, che pur nel nome stesso aveva un impatto molto più coinvolgente (e fallita per la grettezza mentale dei dirigenti della sinistra alternativa, e io sono iscritto al PRC dal 1991), ha insegnato qualcosa.

Unione Popolare continua perché si è capito nel corpo militante, più che nei suoi leader, la necessità di fare “massa critica” e di partire dalle lotte concrete, e io aggiungo nei territori, assemblea che dovremmo replicare appunto nei territori sulle tematiche del 4 dicembre (con in più la sanità che meritava un gruppo specifico) una volta superate le feste di fine anno.

Il basso profilo di Unione Popolare (UP) è quindi un antidoto alle tensioni identitarie che si possono sviluppare, ma la nostra azione deve concentrarsi sulle lotte nei territori, presentarsi elettoralmente è solo una necessità secondaria per renderci visibili al nostro popolo di riferimento, non lo scopo primario, tanto più che nonostante il nome e il simbolo poco “entusiasmanti”, per me l’obiettivo è sempre il comunismo, è rivoltare il tavolo e non eleggere qualcuno che ripeta le nostre ragioni in una assemblea che è inerte ai bisogni popolari.

Questa riflessione introduce una tematica che dobbiamo affrontare come UP, ovvero capire perché, nonostante la crisi economica a seguito della pandemia, dell’inflazione e per la guerra “atlantista” in corso (che non è solo in Ucraina), non otteniamo seguito tra il popolo a cui facciamo riferimento.

La risposta è spiegata in parte per la situazione di corruzione scoppiata al parlamento europeo.

Il parlamento europeo è un finto parlamento, senza neanche il potere consultivo (e tanto meno quello legislativo), ma nonostante questo c’è stata un’enormità di denaro data a dei parlamentari, che non penso siano gli unici, per dirigere o nascondere le questioni affrontate e non credo che il nostro parlamento ne sia esente.

E’ la natura stessa del Capitalismo che ha indotto tutto questa corruzione, perché tutto è merce, quindi anche il voto, e la manipolazione dell’informazione ne è un presupposto,  sia per accaparrarsi fette di profitto, sia per nascondere la finzione di democrazia: democrazia parlamentare, diritti umani, etica, eccetera, sono solo stratificazioni culturali avvenuti nel tempo e assunti fino a quando il Capitalismo non è messo in discussione e il fascismo ne è la dimostrazione.

L’informazione main-stream è di conseguenza sempre più falsa, diventata sfacciata propaganda atlantista da fine febbraio, con la conseguenza che le masse popolari, oltre aver perso l’identità di classe, a fronte di tanta falsità e corruzione sono cadute in uno stato di apatia facendosi scivolare tutto addosso, e l’astensione dal voto ne è una lampante dimostrazione, perché i parlamenti vari non danno risposta ai bisogni reali.

Ripartire dalle discussioni dei quattro punti tematici del 4 dicembre è perciò necessario per darci una visione comune per costruire azioni di lotta e ricreare punti di resistenza credibili e individuabili per chi vuole resistere e lottare in questa società intossicata e amorfa.

Io sono stato tra i relatori del gruppo pace&guerra che ha prodotto sia un’analisi della situazione in atto, sia i vari punti di lotta e mi aspetto che la relazione finale del gruppo, come pure degli altri tre, siano pubblicati sui nostri organi di informazione e che da essi si scelgano poche ma principali ed immediate azioni di lotta.

E’ da troppo tempo che le varie dirigenze comuniste non affrontano nel merito la marginalità in cui siamo caduti, e quindi è salutare ripartire da analisi  e lotte comuni.

 * ANPI trullo-Magliana Roma

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3 Commenti


  • Paola

    Con la decisione degli iscritti lombardi di presentarsi da soli alle prossime regionali la vostra platea si riduce ancora. Per me UP non esiste più.
    In bocca al lupo a tutti e si salvi chi può.


    • Redazione Contropiano

      Se consenti neanche ributtarsi nella braccia del Pd è una prospettiva seria, l’alternativa o la si rimette in campo o si va perennemente in malora. Quindi bene la decisione degli attivisti lombardi di Unione Popolare


  • G.G

    Ma davvero qualcuno pensa ancora che il PD abbia qualcosa di sinistra???!!! COS’ALTRO DEVE FARE questo comitato di affari, questo apparato di potere, per essere riconosciuto per quello che,è,?
    Una stampella dell’establishment, LA PIÙ FIDATA , che è riuscita a distruggere negli anni, pervicacemente, TUTTE le conquiste dei lavoratori, stato sociale, sanità, scuola, diritti del lavoro, e soprattutto farlo impunemente!
    Chiediamo i danni morali e di immagine che ha causato al patrimonio storico e ideologico della sinistra vera e soprattutto dei comunisti!

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