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Su Unione Popolare ed elezioni regionali in Lombardia

Leggo alcuni commenti sorpresi della scelta di Unione Popolare che alle prossime elezioni in Lombardia correrà con una propria lista, con una propria candidata presidente, Mara Ghidorzi, con un proprio programma. Commenti e post molto critici soprattutto per il fatto che UP non appoggerà il candidato del PD Majorino.
Forse è utile ricordare che:

1. Unione Popolare è nata per contrastare il “sistema” politico, di cui il PD è attore protagonista ,che domina il paese e che lo ha ridotto nello stato in cui si trova oggi. Unione Popolare ha come obiettivo fondamentale quello di costruire un’alternativa coerente e credibile, che persegua la giustizia sociale, la giustizia ambientale, contro la guerra, seguendo la nostra carta costituzionale.

2. Solo 3 mesi fa Unione Popolare si è presentata fuori dagli schieramenti, distinta e distante dal Partito Democratico, con un programma politico che nei contenuti e negli obiettivi è nettamente alternativo rispetto a quanto proposto e, soprattutto, praticato dal PD, dalla sua fondazione ad oggi.

3. Il cosiddetto centrosinistra lombardo è composto da forze politiche che nella pratica concreta, laddove in Lombardia hanno governato e governano, porta avanti da decenni politiche incompatibili con una forza politica come Unione Popolare. Basta osservare i risultati delle giunte a guida PD in materia di: gestione, o meglio, consumo del territorio, infrastrutture e grandi opere, rifiuti ed inceneritori, privatizzazioni dei servizi pubblici locali.

4. La guerra e le armi. Unione Popolare fonda la propria identità sul rifiuto della guerra, è contraria all’invio di armi in ogni parte del mondo, è contraria all’aumento delle spese militari. Quindi come potrebbe oggi Unione Popolare, in elezioni regionali che hanno il forte significato politico nazionale, in una regione come la Lombardia dove sono presenti basi e testate nucleari,  affiancare il proprio simbolo a quello del partito che si è caratterizzato come il principale fautore dell’invio di armi, come il miglior alleato delle politiche belliciste della Nato, che ha espresso fino a ieri il ministro della difesa che più di tutti si è chinato di fronte alla richiesta di Stoltenberg di portare le spese militari al 2% del PIL ed ha tenuto ben salda nel nostro paese la dottrina atlantica?

5. Infine, se davvero si ritiene necessario e indispensabile cambiare rotta e costruire una forza di sinistra che rappresenti le istanze dei lavoratori, degli ultimi, dei più deboli, e che voglia davvero quel cambio di paradigma economico e sociale indispensabile per restituire dignità alle persone, come ci si può alleare con chi è forse il principale responsabile della perdita di diritti dei lavoratori stessi, che ha prodotto precarietà, sacrificando le certezze e le tutele di donne e uomini, sull’altare del pareggio di bilancio, con chi posto di fronte alla scelta tra i diritti delle persone e le richieste della finanza e dei mercati globalizzati non ha esitato a scegliere questi ultimi, per portarne avanti l’agenda politica ed economica, agenda che mette il profitto e la rendita davanti a tutto, davanti alle persone e alla natura.

Si dirà… “Eh ma la Lombardia questa volta potrebbe vedere la svolta, potremmo mandare a casa Fontana, la Lega, Berlusconi…” Certo. La svolta. Sono decenni che subiamo il solito ricatto. Del voto utile, del meno peggio. E di meno peggio in meno peggio, alternanza dopo alternanza, siamo arrivati fin qui. Perché dopo un governo di centrodestra, c’è sempre stato un governo di centrosinistra, poi un governo di Lega e 5 Stelle, poi un bel governo Draghi di tutti insieme appassionatamente.

Cambiamenti gattopardeschi. Solo nei nomi. Perché le politiche sono state più o meno le stesse. Qualche pennellata di greenwashing, qualche ritocco populista, qualche figurina simbolica… Risultati? Decenni di “piano inclinato” con i deboli e poveri che rotolano per diventare sempre più deboli e sempre più poveri. Piano inclinato ben appoggiato sulle politiche portate avanti soprattutto dal Partito Democratico, che dalla sua nascita, di fatto, rappresenta il pilastro dirigente e di vertice del paese.
E poi si dira… “Ma dai, con il centrosinistra in Lombardia almeno potremmo avere finalmente una sanità che funziona”.
Ah sì?
Allora domando: chi ha espresso negli ultimi 10 anni il ministro della sanità in Italia?
Dal 2013 al 2018 il Partito Democratico (Ministro Lorenzin).
Dal 2018 al 2019, il M5S (Ministro Grillo).
Dal 2019 al 2022, articolo 1 (Ministro Speranza, in procinto di rientrare nel PD).
E come mai in dieci anni non abbiamo visto una sola iniziativa per contrastare il modello lombardo? Perché non abbiamo visto iniziative per eliminare liste d’attesa lunghe anni, per scongiurare la fuga dei medici nel privato, per impedire la chiusura dei reparti negli ospedali pubblici, per interrompere i processi di privatizzazione che durano da vent’anni e la vergognosa mercificazione di un diritto fondamentale riconosciuto dalla Costituzione?
Se sei al governo del paese è pensi davvero alla sanità pubblica, il modello lombardo lo contrasti con ogni mezzo.
Invece ciò non è accaduto. Anzi. Il modello lombardo ha potuto contaminare tutto il SSN.
La credibilità si basa sui fatti. Non sulla propaganda. Propaganda che tra l’altro, in Lombardia, vede il centrosinistra parlare vagamente di buoni principi, di sanità pubblica, ma sulla “ciccia” della sanità privata, conferma che il privato va bene, un po’ più controllato e trasparente, ma guai a metterlo davvero in discussione.
Per Unione Popolare, invece, la sanità privata non deve più ricevere un euro di soldi pubblici. Per Unione Popolare tutte le risorse pubbliche devono essere destinate agli ospedali pubblici, ai consultori pubblici, ai servizi pubblici. È una bella differenza.

*ambientalista, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, candidato di Unione Popolare alle politiche

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1 Commento


  • Pelullo Francesco

    Sono d’accordo!! le cliniche private da decenni usufruiscono fondi pubblici.
    Ospedale s. Raffaele Milano era in bancarotta, faccio alcuni nomi: Capitano Madonina Humanitas , IEO ECT. tutti sovvenzionati con i soldi pubblici.
    una vera vergogna, che rasenta una gestione affaristica priva di scrupoli.
    Un disegno che parte dal 1992 con la regionalizione della Sanità pubblica.
    è ora di darsi una svegliata!!

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