Avevo già scritto a metà settembre 2023 (“per la pace serve Unione Popolare”) dopo l’assemblea tenuta da Unione Popolare (UP) alla Casa della Pace di Roma e in attesa di quella del 30 settembre proposta da Santoro e Raniero La Valle per una lista pacifista alle elezioni europee.
Nel frattempo il problema della guerra e non della pace si è ingigantito per cui la guerra della NATO in Ucraina, che voleva provocare un intervento armato del governo putiniano riuscendoci, nonostante il fallimento del disgregare e cannibalizare la Russia continua nella cecità di raggiungere gli obiettivi premessi, aggiungendosi ora la guerra con il genocidio a Gaza che concretamente rischia di allargarsi non solo al Libano, all’Iran ed anche allo Yemen, coinvolgendo l’Unione Europea, visto la missione di guerra che si sta organizzando, sia navale che aerea (dichiarazione di Crosetto).
Quello che per me era evidente allora della proposta Santoro-La Valle, si è confermato nei mesi trascorsi.
Santoro ha affermato che tale lista non era per “imbarcare partiti” ma proporre un discorso centrato sulla pace oltre i partiti, ma io temevo che una lista così costruita interrompesse il processo di aggregazione in UP dei comunisti e dei pacifisti perché rimane una lista di “VIP”, senza una prospettiva nel tempo e senza analisi politica di respiro, fosse almeno breve.
La cosa si è confermata perché i mesi sono trascorsi e a parte varie partecipazioni nei talk-show, non ha prodotto nessun dibattito politico, nessuna proposta di merito su pace e guerra, nessuna aggregazione, anzi il percorso di UP è andato in soffitta.
La lista Santoro-La Valle era proposta per sostenere al parlamento europeo (che è il caso di ribadire è una finzione di democrazia, conta due di coppe quando regna denara!) un intervento per spingere verso una pace nella guerra tra Nato e Russia usando l’Ucraina (perché questa è la vera dinamica aggressiva, a cui la Russia risponde con uguale metodo, tra l’altro vincendo il confronto).
Come detto all’inizio, passati i mesi è scoppiata la guerra, sempre latente, del regime razzista israeliano contro Gaza e i suoi vicini, sostenuto apertamente da governo yankee, britannico e NATO, con i governi UE al solito succubi, inconcludenti e che subiscono le decisioni guerrafondaie dei dominatori anglosassoni.
Per questa guerra a Gaza, come la prossima guerra in Yemen-mar Rosso, non ho sentito nulla di preciso da Santoro, come non ci sono prese di posizione sulla NATO che per me va contestata apertamente come pacifista, tanto più che nel 1991 ha cambiato la sua “natura”, diventando da suppostamente difensiva in apertamente aggressiva in tutto il Mondo, vedi le affermazioni di Stoltenberg (lo “stolto della montagna”, nomen omen) riguardo la Cina assunta come nostro prossimo avversario vicino (?).
Insomma quella di Santoro-La Valle che lista pacifista europea è? Volemose bene alla romana? Per eleggere qualcuno nel parlamento inutile europeo? Con chi e con che forza la lista Santoro raccoglierà le firme necessarie per essere presente nelle schede elettorali? E dopo una improbabile elezione di alcuni parlamentari cosa farebbero e con chi si rapporterebbero?
La prospettiva, stante così il dibattito, è molto improbabile il percorso perché chi dovrebbe raccogliere le firme per potere partecipare alle elezioni europee? Lo devono fare i militanti dei partiti che erano visti come un ospite non gradito? I partiti antagonisti dovrebbero fare da “portatori d’acqua” per un nulla politico proposto?
Bene ha fatto Potere al Popolo a criticare la partecipazione alla lista Santoro-La Valle, ma io dico di più.
La Lista Santoro-La Valle da sola non regge, non ha prospettive politiche, non propone né sulla NATO, né sul regime razzista israeliano, né il coinvolgimento militare con relative spese, né sul problema sociale italiano, né ha sedimentazione sul territorio: Unione Popolare, se vuole continuare il suo percorso deve imporre un cambio di passo e chiedere a Santoro-La Valle un confronto esplicito e vincolante.
In Germania la lista della compagna Wagenknecth, costituitasi in opposizione alla dirigenza della Linke che è ambigua su NATO e sulla guerra in Ucraina, è esplicita contro le politiche UE e guerrafondaie atlantiste.
Quello che propongo a UP è che la lista Santoro-La Valle sia chiaramente concordata e costruita con UP, con uno slogan chiaro (NO NATO, NO armi alle guerre, No genocidi) e con in piccolo il logo di UP, assumendo i contenuti nel programma sopra esposti.
Ormai da anni la cultura liberista ci impone anche in politica l’individualismo, eleggere una persona come se fosse un prodotto qualsiasi, un “front-man” buono per tutti e per questo la nostra società, italiana segnatamente, è diventata una melassa insipida.
Se non c’è questa assunzione di valori politici e di proposte pacifiste e sociali, allora è meglio che UP si organizzi per presentarsi con slogan e proposte chiare alle elezioni europee, perché quello che è necessario non è eleggere qualcuno che faccia vedere che esistono degli “strani” ma creare rottura anche se non eletti in un quadro politico succube e omologato al dominus yankee, chiaramente contrario ai nuovi genocidi.
Non riuscire ad avere un rappresentante in parlamento europeo non è una disgrazia e non è nemmeno una priorità, fondamentale è costruire opposizione sociale alla guerra e al genocidio a Gaza, perché il taglio finanziario all’UNWRA è complicità diretta ed esplicita a fare morire per fame la popolazione gazawi, e il nostro governo Meloni è complice consapevole da portare anch’esso alla Corte di Giustizia Internazionale.
* iscritto PRC Roma
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Daniela
io metterei anche la socializzazione dei mezzi di produzione, altrimenti niet