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Hitler “comunista”?!

Quando i socialdemocratici e i liberali al Parlamento UE nel 2019 votarono assieme a tutte le destre che ‘comunisti e nazisti erano la stessa cosa’, lo sapevano che avrebbero fatto campagna elettorale per AFD e Musk?

Lo sapevano che una neonazista tedesca avrebbe potuto dire impunemente la bestialità che Hitler era “comunista”?

Non sapevano che già all’epoca di Hiltler il grande scrittore Thomas Mann aveva detto: “chi equipara comunismo e fascismo in realtà odia il comunismo e alla fine sceglie il fascismo“?

E non sapevano che la “libertà d’impresa”, tanto esaltata da tutti i liberali, uccide tutte le altre libertà e che il fascismo aziendale distrugge la democrazia?

E, infine, neppure sapevano che accusando di antisemitismo chi si indigna per il genocidio in Palestina avrebbero trasformato i neonazisti in “paladini della civiltà“?

O erano e sono stupidi, o ignoranti, o venduti. O tutt’e tre.

È stato l’anticomunismo occidentale liberal-democratico a legittimare e spianare la via al neofascismo.

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4 Commenti


  • Sergio Binazzi

    io penso che sia già da tanti anni che cercavano di spianare la via al neofascismo, hanno solamente atteso il momento più propizio.


  • Bernardino Marconi

    Gli atti nazionali e internazionali sono quelli di abbattere ogni argine per sdoganare il fascismo di nuova generazione impensabile qualche decennio fa. Il pericolo nostrano, ma soprattutto proveniente dagli Stati Uniti, è grande e pericoloso. La speranza di contrasto dobbiamo riporla nel movimento comunista internazionale ma soprattutto dobbiamo contare e sostenere la potenza economica e militare della Russia, della Cina e dei paesi aderenti al BRICS.


  • Matteo

    Eppure qualche “compagno” beota, troppo impegnato a muovere i soldatini sulle mappe e a giocare alla battaglia navale per conoscere la lotta di classe, già si pregusta la vittoria di questa fascistona iper-liberista e sionista, esattamente come aveva esultato per la vittoria di Trump…


  • Oigroig

    Lo stupore mi pare senza ragione effettiva. Fabbricare una neolingua dogmatica è sempre stata una necessità di tutti gli autoritarismi. Riscrivere la storia ai fini della propaganda, idem. Accusare il “compagno beota” senza capire che è proprio la mancanza di una prospettiva di trasformazione che ci rende impreparati stupidi e marginali, è anch’esso un classico… Non si criticava però Putin quando strumentalizzava Stalingrado per travestire la sua guerra da “antifascismo”… Anche noi abbiamo accettato che certe parole venissero usate e abusate e ora non hanno più un significato sociale chiaro ed evidente. Non sorprende che i nazifascisti di oggi ne approfittino: la fiamma è simbolo di metamorfosi, forme nuove e stessa sostanza.

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