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Le parole indegne della Meloni

L’imbarazzante Crosetto e quell’annuncio tragicocomico dato via mare: immagini di un governo sporco di sangue, di un Paese ancora una volta rivoltante nel suo avanspettacolo che con il suo imperialismo straccione prova a racimolare qualche briciola di legittimità internazionale sui corpi maciullati e arsi dei gazawi.

E poi l’incapacità della pseudo “opposizione” di dire qualcosa veramente di diverso, di parlare di Palestina e di oppressi (erano favorevoli anche loro alla “mediazione” e non rigettano con disprezzo il piano coloniale di “pace” di Trump). Loro che si erano subito stretti al pompiere Mattarella. É il teatrino della politica dei palazzi che fingono di farsi guerra, ma che nella sostanza non differiscono.

E poi c’è il Paese reale, fatto di migliaia di donne e uomini, lavoratrici e lavoratori, studentesse e studenti che bloccano tutto, che si indignano, lacrime agli occhi o con rabbia, e scendono in piazza in massa perché sentono i palestinesi come fratelli e sorelle. Lì proprio sulla sponda est del Mediterraneo. Non “poveracci” come li ha definiti con disprezzo razzista e orientalista il disgustoso Vespa. Centinaia di migliaia, basta un grido. Un whatsapp. Altro che disaffezione alla politica, ma solo al cabaret mediocre.

Che poi non é solo l’Italia, ma é l’Europa tutta. Alzi manganelli e compi arresti di massa, non li fermi. Anche in Asia e in parte delle Americhe. Sempre le stesse scene: é il mondo intero, il grande paese reale. Con quella bandiera ad unire verde, rossa, bianca nera. Altro che inglese lingua internazionale.

La Palestina alberga non solo “dal fiume al mare”, ma dentro ciascuno che ha sete di giustizia sociale. La Palestina é mondo. La Palestina é sogno, non perché non potrà mai esistere libera, ma perché é anelito ad una umanitá migliore.

La Palestina deve risuonare in chi, disilluso, ha perso la speranza che questo tetro reale si possa cambiare perché, borbottando sconsolato, sostiene: “il futuro è già scritto”.

La Palestina è quel bruciore al cuore che ti porta a rivoltarti.

Per ogni palestinese ucciso, per ogni casa saltata in aria da Israele, nascono altri mille in ogni angolo del mondo che gridano “Free Palestine”.

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2 Commenti


  • marco

    ringraziamo e il 12% che ha votato Meloni, e il 52% di astenuti che ci mettono in casa questi politici qua. non ultimo, un grazie a quelli della schlein, che sono il vuoto assoluto


  • marco

    Cosa ci si poteva aspettare da una ragazzotta che come obiettivo aveva solo quello di emergere personalmente e di togliersi dall ombra.La paura più grande della Meloni è quella di tornare in panchina per altri 40 anni e la maniera migliore per evitare ciò è quella di accodarsi al volere di chi può disporre.La Flottilla ha voluto significare qualcosa di importante dimostrando coraggio e libertà sapendo benissimo di scontrarsi con le scimmie di governo offuscate dall interesse personale.Ad oggi niente progresso bensì solo passi indietro verso un mondo che oramai avevamo dimenticato.Una piccola donna piena di paure che nemmeno sa’ quasi camminare né parlare ma solo agitare le mani nei comizi di partito non poteva decidere autonomamente addossandosi responsabilità.Questa è l Italia della quale ci vergognamo.

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