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I network internazionali scrivono alla Rai: “date spazio ai documentari”

Come commissioning editor e buyer in rappresentanza delle emittenti pubbliche della Gran Bretagna (BBC), Francia (Arte France, France 5), Danimarca (DR), Svezia (SVT), Canada (SRC) e Australia (SBS), abbiamo preso parte alla tavola rotonda organizzata nell’ambito di Agora che si è tenuta il 16 Ottobre, intitolata “Il servizio pubblico internazionale ad un punto di svolta”. 
L’obiettivo dell’incontro era quello di contribuire alla riflessione sul ruolo del servizio pubblico e del documentario, inserendoci nel dibattito ora in corso relativo alla missione del servizio pubblico in Italia. 
Il documentario è uno strumento di vitale importanza per la democrazia perché riesce a coinvolgere e rendere consapevole il cittadino su quanto accade nel mondo. Crediamo che la comunità di creativi del mondo del documentario e cinematografico in Italia, con il supporto editoriale e finanziario che un’emittente del servizio pubblico può fornire, sarebbe in grado di creare lavoro per i cittadini italiani e non solo. 
I registi italiani possono svolgere un ruolo molto più importante nella comunità europea del documentario internazionale; il loro talento è il prodotto che l’Italia dovrebbe cercare di esportare. Per fare questo hanno bisogno di spazi regolari nella programmazione televisiva, finanziamenti adeguati e la collaborazione dei commissioner per aiutarli a modellare le loro idee e raggiungere il pubblico. Un pubblico che sappiamo vuole un lavoro di qualità sui problemi e gli avvenimenti che contano nel mondo di oggi. Siamo stati incoraggiati dalla dichiarazione di Giancarlo Leone, nella discussione del 16 ottobre: ”I documentari devono avere più spazio. In Italia sono stati colpevolmente poco usati ed è indubbio che tra cinema e fiction da un lato e talk e informazione dall’altro ci sia appunto lo spazio per essi, una via di mezzo molto efficace ma poco utilizzata’’.
Il Servizio Pubblico non può prescindere dall’impegno, dall’indipendenza e dall’innovazione e in un contesto mediatico dominato dall’ intrattenimento queste parole d’ordine diventano più che mai necessarie.
Ci auguriamo vivamente che il Consiglio di Amministrazione della RAI metta a disposizione del documentario spazi di programmazione e fondi, e che i propositi dichiarati da Giancarlo Leone si traducano in azioni concrete a supporto dei filmaker italiani che hanno qualcosa di importante da raccontare.

Nick Fraser – BBC
Caroline Behar – France 5
Krishan Arora – SBS Australia
Mette Hoffmann Meyer – DR TV (Denmark Tv)
Georges Amar – Société Radio Canada
Axel Arno – SVT (Sveridge TV)
Nathalie Verdier – Arte France

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