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La deviante informazione della Rai su Cuba

Una denuncia sulla distorta rappresentazione della realtà cubana da parte del TG1 nei report trasmessi nei giorni scorsi. Intervista a Luciano Vasapollo

Professore, sono anni che l’informazione Rai calunnia Cuba. Cosa c’era di particolare in questi servizi?
Si tratta di mini reportage su Cuba che, guardandoli, mi hanno lasciato allibito e costernato. Non voglio dire meravigliato, poiché siamo abituati alle falsificazioni. Ma non avrei mai immaginato che la comunicazione potesse deviare a tal punto, diffondendo una verità distorta con autentiche falsità . È un’informazione di regime, non solo espressione di un paese capitalista critico verso un sistema politico opposto, come quello socialista di Cuba incentrato da sempre sulla difesa dello Stato sociale , ma di un paese che ha al governo esponenti di una Destra che derivano le loro origini dal fascismo, i quali applicano nuove forme di comunicazione non solo distorsiva della realtà ma proprio di carattere razzista , contrario all ‘ autodeterminazione dei popoli e fascistoide.

Era falso intanto il punto di partenza dei servizi , ovvero che Cuba soffrisse per mancanza di corrente elettrica, in quanto dopo alcuni giorni con frequenti interruzioni del servizio, l’erogazione è tornata regolare. Che cosa ci ha mostrato il report? Una carestia che non c’è, per fortuna. Mancano alcuni beni di consumo, questo è vero, ma una carestia è un’altra cosa ben più drammatica, è quella che lo Stato genocida sionista di Israele provoca uccidendo per guerra e per fame i fratelli palestinesi.

Il report, per il momento in due serate sul TG 1 ha fatto nient’altro che terrorismo informativo: invece di dire che Cuba in questo momento ha delle difficoltà, cosa che noi ammettiamo senza nessun problema, delle difficoltà economiche dovute, prevalentemente al blocco criminale applicato all’Isola da oltre sessant’anni e che soffoca ogni possibilità di autodeterminazione dello sviluppo , e che è stato inasprito in maniera violenta dalle ulteriori sanzioni, 243, di carattere commerciale, monetario e finanziario, imposte da Trump, nessuna delle quali è stata tolta, e nemmeno sminuita nella sua brutalità da Biden, che le ha confermate tutte.

E il TG1 invece di dire che cosa significa questa politica violenta, genocida , che nemmeno si ferma all’embargo, ma arriva al totale bloqueo, ovvero al fatto che nessun paese possa avere rapporti con Cuba senza incorrere nella condanna, diciamo così, di non poter avere alcun tipo di relazioni economiche con gli Stati Uniti. Una minaccia che ferma qulunque imprenditore. Ma invece di dire questo indicando la causa principale delle difficoltà economiche dei cubani, si cerca di accreditare l’immagime di un paese malgovernato da politici incapaci e corrotti.

Ma davvero da economista lei afferma che il bloqueo è l’unica causa dei problemi di Cuba?
Riguardo alle difficoltà economche, ci saranno pure, per carità, altre cause oltre a
l bloqueo. Ovviamente ci sono: c’è inflazione a Cuba, ma l’inflazione oggi c’è in tutto il mondo. Ci sono le difficoltà post pandemia, ma anche queste ci sono in tutto il mondo. Quindi ci sono le problematiche legate al commercio internazionale e alle crisi monetaria, ma anche queste non sono un’esclusiva di Cuba così come la crisi energetica e ‘ globale .

Poi ci saranno stati anche degli errori legati al fattore umano, non dico rivoluzionario, ma umano, perchè in tutti i processi il fattore umano rappresenta un possibile motivio di errore. Ma la causa principale dei problemi di Cuba è proprio il blocco , e invece di dire questo il TG1 sorvola del tutto sulle sanzioni e così induce i telespettatori a considerare fallimentare il sistema socialista cubano per affermare anche indirettamente L’ assurdità che L ‘ unica possibilità di sviluppo dell’ umanità sia nella barbarie capitalista . 

La carestia evocata dal TG1 è dunque una fake news?
Sì, è una menzogna vera e propria. Dicono che mancano beni di prima necessità, ma non è vero. Inoltre, si sbagliano nel fare le riprese. Fanno vedere infatti banchi in cui è esposta una ricchezza di frutta e di altri prodotti agricoli.
Dicono che nella libretta mancano alimenti, senza spiegare che si tratta di un paniere di beni che comunque sono assicurati e vengono dati gratuitamente a tutti i cittadini di Cuba. Cioè affermano che vengono a mancare anche beni di prima necessità e non dicono che la guerra scatenata dalla NATO contro la Russia pone un problema serio a Cuba anche in termini di maggior prezzo dei combustibili, come in tutto il mondo.
La realtà è che Cuba non può avere i rapporti che aveva fino a pochi mesi fa. In particolare l’interscambio paritetico con il Venezuela. Perché il Venezuela anche è sottoposto al blocco. Così come sono diminuiti gli aiuti in arrivo dalla Russia, paese notoriamente sottoposto a numerose sanzioni economiche dall’Occidente.

Il servizio parlava anche di repressione a Cuba…
Hanno detto: ci sono manifestazioni a Cuba contro il regime, ci sono delle rivolte che sono state sedate con bastonate, cioè con le botte, e con arresti. Ed è falso, perché tutti i giornali, anche giornali di paesi occidentali, hanno raccontato che a Santiago questa manifestazione non ha visto in piazza nemmeno un militare, nemmeno un poliziotto, nemmeno uno. Ma la segreteria del Partito comunista di Santiago, insieme ad altri dirigenti, è scesa in piazza. Ha dialogato con i manifestanti, ha fatto vedere le carte documentando gli effetti che provoca il blocco e i manifestanti se ne sono andati tranquilli, nel senso che erano soddisfatti delle spiegazioni che sono state date. Quindi falso su falso. E per cercare di dimostrare quanto sia orrendo questo governo attuale di Cuba si sono permessi addirittura di dire non c’è più la situazione pacifica interna che aveva Cuba ai tempi di Fidel Castro. Bisognerebbe ricordare al TG1 che loro stessi ai tempi di Castro dicevano che era un dittatore.

Ma è una linea editoriale della Rai quella di calunniare Cuba?
Il TG1 è la voce di un regime, il regime delle multinazionali della guerra, che propaganda l’economia di guerra come unico strumento per sostenere un sistema ormai in crisi sistemica da tantissimi anni, per il quale la guerra è l’unica maniera per poter sopravvivere.

La spesa militare, che si vuole raddoppiare obbedendo ai dettami della NATO, si rivela funzionale per mostrare che apparentemente cresce il PIL. Ma è un bluff, perché cresce solo mettendo a PIL l’economia criminale, l’economia di guerra. Un’operazione di mistificazione compiuta invece di erogare servizi essenziali e produrre beni di prima necessità, invece cioè di aumentare e salvaguardare le spese per lo stato sociale, per la sanità e per l’istruzione.
In Italia, in tema di sanità, si aspettano mesi e mesi per poter fare un’ecografia, e sull’istruzione, l’unica cosa che si riesce a sentire è la baggianata, la barzelletta, che nelle scuole ci debbano essere la maggioranza di studenti italiani, cioè, ad esempio, nel quartiere romano di Torpignattara dovremmo spostare in quella scuola ragazzi italiani da altri quartieri, questo vorrebbe il governo. Cosa dobbiamo fare per poter avere la maggioranza di bianchi? Ragazzi belli, biondi, sembra il film ‘Pane e cioccolata’, dove i poveri si attaccavano alle finestre per poter vedere i ricchi, che appunto potevano mostrare le loro bellezze”.

La tradizionale amicizia che ha legato l’Italia e Cuba sembra dunque venire meno…
Non da parte di Cuba che continua ad inviare in Calabria (e si appresta a farlo in Sardegna) i suoi medici per evitare che il nostro Servizo Sanitario crolli miseramente. Una scelta di grande genorisità che mette in pratica lo slogan di Fidel: “Medici e non bombe”, un messaggio di solidarietà internazionale che dovrebbe essere raccolto da altri paesi, l’Italia per prima dovrebbe smetterla di mandare armi e missili che uccidono nei teatri di guerra, un commercio che alimenta i conflitti internazionali da cui derivano danni incalcolabili alle persone e all’ambiente.
L’Italia, invece, purtroppo, è oggi un paese che vuole la guerra e che con i suoi alleati sfida tutti i giorni le potenze del Multicentrismo per provocare una guerra nucleare e per essere servile agli interessi della NATO, della alleanza criminale a servizio degli interessi degli Stati Uniti.
A questo sistema internazionale Cuba dà fastidio perchè dimostra che l’ultimo orizzonte non dell’Italia ma dell’umanità non è il capitalismo. Con questa campagna infamante basata su fake news si vuole dire: guardate il capitalismo, per quanto possa creare delle ingiustizie, è comunque l’unico modo di governare il mondo. Mentre ovviamente non è così: per questo la disinformazione Rai e il genocida blocco economico imposto da USA e UE hanno la stessa radice.

*Il Faro di Roma

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8 Commenti


  • Matteo

    Saranno 20 almeno che non guardo neppure un istante del TG1-sraele e sto bene così…


  • Pasquale

    ‘Medici non bombe’. E’ questo ciò che più di tutto da fastidio ai regimi guerrafondai dell’occidente. L’ informazione asservita, anche se non è capace di dimostrare gratitudine nei confronti di Cuba che aiuta e solidarizza, dovrebbe quantomeno astenersi da falsi giudizi sciorinati e scribacchiati sotto dettatura del padrone di turno.


  • Rosso

    d’accordo su tutto dell’articolo.
    dovreste quando é possibile spiegare nel dettaglio come funziona il blocco economico finanziario..

    sarebbe esplicativo visto che dicono ci sono esportazioni ed importazioni da e per gli usa di alimenti e zltri prodotti.
    credo sia,importante molto importante dettagliare il blocco.

    buon lavori


  • Maria Pupo

    Mi scus.o per avere scritto il cognome dil professore mal scritto,professore Luciano Vasapollo è falsa tutta la sua intervista,la situazione di Cuba oggi é colpa del regimi di Miguel Diaz Canel,Cuba ha sofferto sempre un regime castrista ma non cosi,adesso stano vivendo una situazione molto dramatica a causa della mala direttiva del governocubano ,é una vera propria menzogna che hanno sofferto qualche giorni senza la corrente hanno sofretto non giorni e si mese,giornate entere o quasi sempre notte senza luce,un inferno con il calore e le zanzare .La RAI ha publicato la VERITA,per che dire lo contrario professore,su intervista è falsa ,Manca la verità ,Il popolo desidera un cambio radicale ,non resiste più.diciamo la verita con la mano nel cuore.


  • Tiberio

    Va rinnovato l’inserimento di Cuba nella lista dei fiancheggiatori del terrorismo… il copione non muta.


    • Redazione Contropiano

      Forse se sei meno conciso si capisce meglio la tua posizione, senza rischi di equivoci…


  • Tiberio

    @ Redazione Contropiano.
    Grazie per l’opportunità, credevo che Cuba nella lista degli Stati fiancheggiatori del terrorismo fosse nota, fu reinserita da Trump nel 2021, credo siano maturi i tempi per farne una scelta mondiale, non solo USA.
    Poi posso pure sbagliare, prevedo e basta.


  • Antonio Dori

    …Cani e porci. Come porci? L’isola che maggiormente subisce il terrorismo (USA) va universalmente considerata fiancheggiatrice del terrorismo. Il blocco economico imposto dagli yankees non ha assolutamente danneggiato Cuba, figuriamoci! Piuttosto, consideriamolo un aiuto! Cos’è, brain storming?

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