Il sindaco di Nagasaki non ha invitato l’ambasciatore di Israele alla cerimonia per ricordare la strage dovuta alla bomba atomica sganciata dagli USA nel 1945 sulla città giapponese.
Solo gli ambasciatori dei paesi occidentali hanno comunicato che non parteciperanno alla cerimonia per il 79esimo anniversario del bombardamento atomico su Nagasaki dopo che Israele è stato esclusa dal sindaco di Nagasaki Shiro Suzuki.
Quest’ultimo la scorsa settimana, ha dichiarato che l’ambasciatore israeliano Gilad Cohen non era stato invitato all’evento di venerdì nella città giapponese a causa del rischio di possibili proteste per il conflitto di Gaza.
Le ambasciate degli Stati Uniti e della Gran Bretagna hanno annunciato che, di conseguenza, i loro ambasciatori non prenderanno parte alla cerimonia e che saranno rappresentati da diplomatici di rango inferiore. Lo stesso hanno annunciato i paesi del G7 (Italia compresa), l’Unione Europea e altri paesi come Australia e Ucraina.
L’ambasciatore statunitense Rahm Emanuel ha detto che non parteciperà “dopo che il sindaco di Nagasaki ha politicizzato l’evento non invitando l’ambasciatore israeliano” e andrà invece a un evento separato in un tempio a Tokyo. Anche l’ambasciatrice britannica Julia Longbottom non sarà a Nagasaki, spiegando che non invitare Israele “crea un’infelice e fuorviante equivalenza con Russia e Bielorussia, gli unici altri paesi non invitati alla cerimonia di quest’anno”.
Tutte le ambasciate del resto dei paesi di questo mondo invece parteciperanno alla cerimonia.
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Antonio ieraca’
articolo interessante! Ricordiamo che gli usa a tutt’oggi sono gli unici ad avere sganciato due ordigni atomici a guerra sostanzialmente conclusa e vinta su Hiroshima e Nagasaki e per di più contro bersagli civili : donne ,vecchi e bambini!