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Turchia: dopo l’offensiva della guerriglia, il governo invia 4000 soldati nel Dersim

Due giorni fa il governo turco ha lanciato una grande operazione militare per contrastare la guerriglia (comunista e indipendentista) nella regione di Dersim, in provincia di Pulumur e al confine tra Dersim-Bingol. Secondo le agenzie stampa si parla di circa 4.000 soldati coinvolti in questa operazione, una vasta controffensiva contro i guerriglieri, utilizzando le più avanzate attrezzature. Tra i 4000 soldati coinvolti in questa vasta operazione di anti-guerriglia il governo ha mobilitato commandos e forze speciali della polizia. Nelle ultime settimane nelle province di cui sopra si erano verificati numerosi scontri tra le organizzazioni guerrigliere unite del TKP/ML (partito comunista turco-marxista leninista) e il PKK (partito dei lavoratori kurdi) contro le forze armate turche. In questi scontri alcuni soldati dell’esercito turco sono stati uccisi e feriti. Recentemente i guerriglieri del PKK in collaborazione con il TKP / ML, hanno compiuto una
serie di azioni contro stazioni di polizia e il quartier generale regionale dell’esercito, in cui diversi poliziotti e soldati sono stati feriti. In diversi distretti del Dersim (nella zona centro-est della Turchia, regione nota per essere un punto d’incontro di diverse etnie e religioni, Kurdi, Armeni, Aleviti, Sunniti, Cristiani, sulle mappe è nato come Tunceli), la gente ha iniziato a protestare e ad organizzare mobilitazioni contro l’oppressione dello Stato e contro le misure utilizzate dallo Stato turco contro il popolo della regione. La guerra “nascosta” dello Stato turco contro la sua popolazione e le diverse etnie continua. Nei prossimi giorni cercheremo di documentare gli effetti di questa nuova operazione militare.

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