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Cile, decine di migliaia di studenti in piazza

Esplode di nuovo nelle strade di Santiago del Cile il malcontento sociale, con decine di migliaia di studenti medi ed universitari (100mila secondo gli organizzatori, 60mila per le autorità) che accompagnati da professori, genitori e varie altre categorie di lavoratori, nel giorno dello sciopero nazionale, tornano a mettere sotto pressione il governo del presidente Sebastian Pinera, finito al livello più basso di consensi dall’inizio del suo mandato, nonostante un recente sostanzioso rimpasto dell’esecutivo. La nuova sfida degli studenti, nella nona mobilitazione in tre mesi, ha dato luogo ad alcuni sporadici scontri. Intanto già stamani i manifestanti avevano allestito delle barricate a vari incroci della capitale, rimosse dalle forze dell’ordine, intervenute con l’utilizzo di getti d’acqua e gas lacrimogeni. Scontri e momenti di tensione si sono registrati anche quando alcuni giovani incappucciati si sono staccati dal corteo ed hanno cercato di raggiungere il palazzo presidenziale, allestendo alcune barricate con del materiale edile. Intanto oggi 38 studenti hanno raggiunto la loro terza settimana di sciopero della fame, mentre manifestazioni di protesta si sono registrate anche in altre città cilene. Il braccio di ferro tra studenti e governo era arrivato al suo culmine giovedì scorso, quando scontri e atti di vandalismo si erano ripetuti nel corso di tutta la giornata. Oltre 800 persone erano state fermate e una quarantina di queste denunciate. Per stasera alle 21, ora locale, (03:00 GMT di mercoledì) si terrà una ‘cacerolazos’, una forma di protesta che i cileni idearono durante la dittatura di Pinochet, che consiste nel fare rumore usando pentole e altri utensili da cucina. Gli studenti hanno iniziato questa mobilitazione a metà di maggio per chiedere che sia il Governo ad amministrare l’educazione primaria e secondaria, che si proibisca alle istituzioni private di arricchirsi con l’istruzione e che venga garantito costituzionalmente il diritto ad un’educazione pubblica, gratuita di qualità.

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