Domani alle 9.00 sotto il Pirellone, in occasione dell’insediamento della giunta regionale di Maroni, ci sarà mobilitazione.
Dopo mesi di lotta contro i 244 licenziamenti, con un presidio permanente delle lavoratrici e dei lavoratori che dura ormai da quattro mesi, la vicenda del San Raffaele – ospedale privato ma che vive di soldi pubblici ed eroga per il 90% prestazioni pubbliche – è sempre più emblematica del disastroso governo della sanità nel nostro paese.
E’ parte di un aggressione che colpisce tutti gli operatori della sanità pubblica e privata. Ovunque si può misurare il decadimento della tutela della salute e delle condizioni ambientali; la riduzione del personale, con aumento dei carichi di lavoro e la riduzione dei diritti.
Un attacco che colpisce anche gli utenti con l’aumento dei ticket; il peggioramento o la chiusura di posti letto e servizi; il ricorso a “dimissioni precoci” dopo il ricovero per favorire i bilanci degli ospedali; la discriminazione tra chi può pagare e chi deve subire lunghe e pericolose liste d’attesa.
Causa di tutto questo sono state le scelte operate in questi anni dal governo nazionale, su indirizzo delle politiche economiche europee, aggravate dalle scelte regionali, che hanno profondamente snaturato il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) piegandolo a logiche di profitto, fino al punto di cancellarne il carattere universalistico.
Nel frattempo la corruzione nella sanità è dilagata a tutti i livelli: lottizzazione politica con nomine di dirigenti pagati per mandare allo sfascio la sanità pubblica; trasferimenti di risorse della collettività alle strutture private, che scelgono le prestazioni più redditizie, a discapito del servizio sanitario pubblico e degli ospedali di comunità; esternalizzazione di reparti e di attività a privati.
Si tagliano stipendi e posti di lavoro, ma aumentano gli sprechi dovuti a cementificazioni per i nuovi megaospedali, spesso inutili, per non dire dei fondi neri e delle tangenti che sono emerse dalle indagini della magistratura.
“Noi non ci stiamo, vogliamo una Sanità libera dal profitto. Per questo, vogliamo da subito imporre alla nuova Giunta regionale una decisa svolta in difesa della sanità pubblica e del suo miglioramento” annuncia il Comitato lavoratori e cittadini della sanità “Difenderemo lavoratrici e lavoratori del San Raffaele ma anche l’eccellenza che questo Ospedale ha sempre garantito, in particolare nel settore della ricerca”.
Se Rotelli, padrone del S. Raffaele e di altri 18 ospedali, non si dimostrerà in grado di garantire l’occupazione e la qualità delle prestazioni di questo Ospedale ci mobiliteremo per ottenere che la Regione assuma direttamente la responsabilità di questa struttura.
“Vogliamo sostenere concretamente la lotta dei dipendenti del San Raffaele contro i licenziamenti, a cominciare dalla costituzione di una Cassa di solidarietà destinata a integrare il reddito di chi potrebbe tra breve restare senza stipendio” aggiunge il Coordinamento cittadini e lavoratori della sanità che invita tutti a trovarsi domani alle 9.00 sotto il Pirellone in via Fabio Filzi 22 per difendere il diritto alla salute.
Info utile: Per sottoscrivere per la cassa di solidarietà
IBAN IT48 U055 840 1708 000 018272
Causale indispensabile “sottoscrizione per sostenere la lotta al San Raffaele”
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