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Libia. I familiari di Gheddafi motivo di tensione tra Cnt e Algeria

L’Algeria ha fatto sapere al Consiglio nazionale di transizione libico che i familiari di Muammar Gheddafi accolti oggi sul proprio territorio proseguiranno poi per un paese terzo, stando ha quanto detto a Tripoli da un portavoce dello stesso Cnt. «L’Algeria ha detto di avere offerto il transito (ai familiari di Gheddafi) verso un paese terzo, noi non lo possiamo confermare ma a noi hanno detto che li hanno accolti per ragioni umanitarie», ha detto il portavoce, Mahmoud Shammam. Come confermato dalle stesse autorità di Algeri, da ieri si trovano in Algeria la moglie di Muammar Gheddafi, Samia, e tre dei suoi figli: Muhammad, Hannibal e Aisha. Il Cnt aveva inizialmente reagito affermando di considerare un «atto di aggressione» l’ospitalità offerta ai congiunti del rais, aggiungendo che avrebbe chiesto la loro estradizione in Libia.

In una conferenza stampa a Tripoli, dove il Cnt si è trasferito da pochi giorni, Shamman ha detto che il Consiglio nazionale di transizione «chiede a tutti i paesi di comprendere che salvare la famiglia di Gheddafi è un atto che noi non apprezziamo e che non capiamo». «Assicuriamo ai nostri vicini che vogliamo avere i migliori rapporti possibili con loro (…) ma siamo decisi a arrestare a a processare i familiari di Gheddafi e Gheddafi stesso», ha detto il portavoce. «Vogliamo che queste persone ritornino qui, garantiamo loro un processo equo, sono accusati di reati di vario genere e a tutti daremo il beneficio del dubbio», ha aggiunto.

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