Il notiziario nazionale della televisione cubana ha accusato gli Stati Uniti di voler creare «una nuova Libia» a Cuba facendo leva sulle proteste degli oppositori, contro i quali – è stato detto – non è mai stata usata violenza. In un reportage sono state fatte interviste agli abitanti di Palma Soriano e Santiago di Cuba, nell’est estremo del Paese, dove gruppi di oppositori avrebbero protestato nell’ultimo mese. In una di queste una donna non identificata afferma che i dissidenti «insultano gli agenti» di polizia e che «non hanno un programma politico definito. A loro interessa solo il denaro». Il gruppo oppositore delle Dame in bianco in agosto aveva denunciato atti di violenza contro alcuni suoi membri, che avevano messo in atto proteste pubbliche nell’est del Paese. Nel telegiornale si è smentito l’utilizzo di gas lacrimogeni e di truppe antisommossa contro questi manifestanti. «L’obiettivo – ha concluso la conduttrice del notiziario – è quello di mostrare un clima di ostilità per giustificare un’aggressione contro Cuba». Il giornalista venezuelano Mario Silva ha intervistato Fidel Castro «per smontare le menzogne dell’opposizione di Caracas e dell’estrema destra di Miami che avevano fatto circolare versioni sulla sua morte». Lo scrive oggi il sito governativo Cubadebate.com che pubblica cinque foto dell’incontro, in cui il lider maximo, seduto comodamente in un poltrona, parla animatamente con il suo interlocutore. «A quanti stanno beandosi e credendo che Fidel Castro avesse sofferto un ictus cerebrale, mi spiace informarli che è vivo e su di giri», ha assicurato lo stesso Silva, conduttore del programma ‘La Hojillà della statale Venezolana de Television, precisando che, giunto domenica a L’Avana, ha intervistato il lider maximo martedì scorso. Le ultime foto di Fidel Castro risalivano al 23 luglio scorso quando si è riunito con il presidente venezuelano Hugo Chavez, giunto a Cuba per sottoporsi al primo ciclo di chemioterapia per il tumore che lo ha colpito.
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