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Berlino. Confermato il calo della destra

I socialdemocratici (Spd) mantengono il potere a Berlino, ma la capitale tedesca – con tutta probabilità – non sarà più guidata da una coalizione rosso-rossa (Spd-Linke), bensì da una nuova alleanza tra il partito del sindaco Klaus Wowereit ed i Verdi.

Sarà questo, confermano gli exit poll delle elezioni tenute oggi nella città-Land, il futuro assetto politico di Berlino. Ma le novità non finiscono qui: i circa 2,4 milioni di berlinesi che oggi sono andati alle urne hanno anche decretato il vero e proprio exploit del Partito dei Pirati, che si è presentato per la prima volta e si è già assicurato l’ingresso nel Parlamento locale con oltre l’8% dei voti.

A differenza dei liberaldemocratici (Fdp), alleati dei conservatori (Cdu-Csu) nel governo federale della cancelliera Angela Merkel (Cdu), che rimediano l’ennesima, pesantissima sconfitta, e soprattutto sono costretti ad abbandonare un altro Parlamento regionale. Da parte loro, i conservatori della Merkel non ce la fanno neanche a Berlino, anche se limitano la sconfitta, con un leggero incremento delle preferenze: queste elezioni chiudono comunque un ‘annus horribilis’ per la leader conservatrice, visto che – su sette tornate regionali nel 2011 – il Partito è stato confermato solo in due Land, la Sassonia-Anhalt e il Meclemburgo-Pomerania Anteriore.

Secondo gli ultimi exit poll, la Spd ha ottenuto oggi a Berlino il 28,5%-29,3%, contro il 30,8% del 2006, confermando quindi la propria posizione come primo partito della capitale, anche se in leggero calo. In questo modo, il sindaco Klaus Wowereit – 58 anni il mese prossimo – si prepara a essere riconfermato dopo 10 anni alla guida della città-Land. I Verdi, intanto, mettono a segno un altro successo – con il 18,1%-18,3%, contro il precedente 13,1% – e sono già pronti ad avviare i colloqui con la Spd per la formazione di una nuova coalizione di governo che sostituirebbe quella attuale tra Spd e Linke.

La sinistra radicale (Die Linke), infatti, perde terreno scendendo all’11,5%, rispetto al 13,4% del 2006. Da parte sua, Wowereit ha detto stasera che vede più punti in comune con il programma dei Verdi rispetto a quello della Cdu. «Berlino vuole il cambiamento», ha commentato questa sera la capolista dei Verdi, Renate Kuenast. «Noi vogliamo organizzare il futuro di Berlino», ha aggiunto. Ma al posto di comando c’è sempre la Spd e la vittoria odierna dà nuova forza al suo leader nazionale, Sigmar Gabriel, il quale vede questo risultato come il chiaro segnale di una possibile coalizione rosso-verde anche a livello federale dopo le politiche del 2013.

La coalizione nero-gialla (Cdu-Csu, Fdp) non ha più alcuna autorità, ha commentato Gabriel. Oltre ai sondaggi nazionali, che danno i partiti di maggioranza in costante calo, infatti, la Fdp continua a perdere pezzi anche a livello regionale, come è successo di nuovo oggi. I liberaldemocratici hanno ottenuto solo l’1,8%-2% a Berlino contro il 7,6% del 2006 e sono ‘condannatì così a uscire dal Parlamento regionale. Quest’anno, quindi, hanno perso cinque Land, considerato che non avevano raggiunto la soglia minima del 5% nemmeno in Renania-Palatinato (4,2%), Sassonia-Anhalt (3,8%), Brema (2,4%) e Meclemburgo-Pomerania Anteriore (2,7%).

A livello regionale, il voto odierno ha espresso anche la protesta per la politica tradizionale, soprattutto attraverso la ‘valvolà del Piraten Partei (il Partito dei Pirati), che ha sfondato al primo colpo ottenendo l’8,5%-8,8%: secondo alcuni osservatori, è un sintomo del disagio che si è creato nel Paese nei confronti dei partiti storici, come appunto la Cdu della Merkel. Per la cancelliera, la strada è sempre più in salita.

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