Due giovani manifestanti sono rimasti feriti stamani in scontri in corso nel centro di Atene con agenti della polizia in tenuta antisommossa. Lo riferiscono radio greche. Gli incidenti si sono prodotti nella centralissima piazza Syntagma, davanti al Parlamento, dopo che i poliziotti avevano esploso candelotti lacrimogeni in direzione di una decina di giovani manifestanti che avevano lanciato sassi e bottiglie contro di loro.
I giovani erano usciti all’improvviso dalle fila di una manifestazione, sino ad allora pacifica, di migliaia di lavoratori che protestavano per le ultime, più rigide misure di austerità decise dal governo di Atene per cercare di risanare la dissestata economia della Grecia. Come hanno riferito testimoni, la polizia ha inseguito gli assalitori sin dentro la stazione della metropolitana che si trova di fronte al palazzo del Parlamento.
Quella di oggi è una giornata ad alta tensione in Grecia a causa dello sciopero generale di 24 ore indetto dai due maggiori sindacati del Paese, l’Adedy, che raggruppa i dipendenti statali, e la Gsee, che rappresenta quelli del settore privato, contro l’ennesima manovra aggiuntiva varata dal governo per incassare la sesta tranche di aiuti dalla comunità internazionale.
I mezzi di trasporti pubblico – metrò, treni, filobus – oggi sono fermi, gli aeroporti sono chiusi a causa dello sciopero dei controllori di volo e gli ospedali offriranno sono i servizi di emergenza. Gli autobus funzioneranno dalle 8.00 fino alle 21.00, per dare la possibilità ai cittadini di partecipare alle manifestazioni previste nel centro della capitale.
Gli aderenti ai due sindacati si sono dati appuntamento per le ore 11.00 nella centralissima piazza Clathmonos, mentre quelli del Pame, il sindacato vicino al Partito Comunista di Grecia, si raduneranno in un’altra piazza di Atene, quella di Omonia.
Tutti i siti archeologici e i musei del Paese rimarranno chiusi a causa della partecipazione allo sciopero dell’Associazione Nazionale Guardiani delle Antichità. Alla mobilitazione parteciperanno anche i maestri delle scuole elementari e i professori delle superiori e degli atenei che protestano per la mancanza del personale e dei libri scolastici e i docenti degli Istituti Tecnici Superiori per la mancanza del personale insegnante. Allo sciopero aderiscono anche gli avvocati e i lavoratori portuali aderenti ai due maggiori sindacati.
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