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Libia. Integralisti in azione, mentre a Bani Walid il Cnt arretra

Un gruppo di 2-300 uomini armati ha attaccato una moschea la notte scorsa a Tripoli e profanato le tombe di due imam. Lo riferiscono dei testimoni. «Sono arrivati poco dopo le 22 di ieri sera, erano tra i due e i trecento, armati, a bordo di pickup con mitragliatrici pesanti e sono andati via verso l’una di notte», ha detto all’Afp Mahmoud Rahmane, un vicino della moschea al Masri nel nordest di Tripoli. «Hanno forzato la porta di ingresso della moschea poi hanno scavato nel pavimento, aperto le tombe di Abdel Rahamne al Masri e Salem Abu Seif e trafugato le loro reliquie», ha aggiunto. Libri e copie del Corano sono stati bruciati dentro la moschea che ospita una scuola coranica. «Avevano tutti la barba ed erano vestiti di abiti militari. Erano sicuramente islamici estremisti che vogliono creare problemi, vogliono il potere, vogliono controllare la Libia», ha detto un insegnante della scuola coranica che ha voluto mantenere l’anonimato.

Intanto diciassette combattenti del Consiglio di transizione nazionale libico sono stati uccisi ed altri 50 feriti nei combattimenti in corso a Bani Walid, una delle ultime roccaforti delle forze fedeli a Muammar Gheddafi. Lo ha annunciato Salem Gheith, capo delle operazioni del Cnt a Tripoli.«Abbiamo perso 17 combattenti nel corso di violenti scontri a Bani Walid ieri e le nostre forze si sono ritirate dall’aeroporto di cui avevano preso il controllo» ha detto, affermando che si tratta di ‘un ripiegamento tattico’.

«Le nostre forze – ha detto Gheith – si sono ritirate ieri in tarda serata dall’aeroporto (che avevano conquistato qualche ora prima) e dalle postazioni avanzate della città, ma è una ritirata tattica». Bani Walid, circa 170 chilometri a sud est di Tripoli, è ora controllata dalle forze fedeli al colonnello Muammar Gheddafi: ma «Abbiamo ricevuto rinforzi da Tripoli – ha detto il capo delle operazioni del Cnt – e da Jebel Nefussa (ovest), e riprenderemo l’offensiva».

La città di Bani Walid, vasta oasi nel deserto, è teatro da oltre un mese di combattimenti fra le forze della nuova Libia e i miliziani fedeli a Gheddafi. Ieri il comandante sul posto del Cnt, Mussa Yunes, aveva affermato che i suoi uomini avevano preso l’aeroporto. «Ci stiamo riorganizzando per lanciare una nuova offensiva – ha detto oggi – e coordiniamo i nostri piani con i ‘thowar’ (rivoluzionari) dentro Bani Walid e su altri fronti, per unificare i ranghi». Oltre ai 17 soldati uccisi, 50 sono rimasti feriti: «quelli in stato critico – ha detto Yunes – sono stati trasportati a Tripoli, e altri sono stati curati in alcuni ospedali di campagna».

E per fortuna che Bani Walid era stata “completamente conquistata” dieci giorni fa…

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