Il contratto collettivo sembra diventata cosa da ricchi, nell’Occidente capitalistico. E può sembrare paradossale che sia più facile farlo rispettare solo là dove la “professionalità” è un concetto inaggirabile.
La lega nordamericana di basket NBA ha annullato le prime due settimane della stagione 2011-2012, che avrebbe dovuto iniziare a inizio novembre, a causa di una vertenza aperta tra i proprietari delle 30 squadre di Nba e i giocatori, in atto dal luglio scorso.
La decisione è stata annunciata dal commissario dell’Nba David Stern al termine di una riunione di sette ore tra le parti, conclusa senza accordo. Già nel 1998-1999 alcune partite erano state annullate per un contenzioso sindacale.
Del resto, mica puoi mandare in campo pzza e fichi al posto di Kobe Bryant…
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