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Sondaggio: spagnoli contro amnistia ai prigionieri baschi

Gli spagnoli non si fidano della dichiarazione di abbandono definitivo della lotta armata fatta dall’organizzazione indipendentista basca Eta lo scorso 20 ottobre. Almeno stando ai risultati del barometro realizzato a novembre dal centro statale di rilevamento sociologico (Cis). Secondo il sondaggio un 57% della popolazione dello Stato Spagnolo considera poco (37%) o per nulla probabile  (20.4%)che il terrorismo dell’ETA cessi per sempre. Appena il 6,7% degli spagnoli considera ‘molto probabile’ e un 28,9% abbastanza probabile che la dichiarazione di abbandono della violenza da parte dell’ETA porterà alla fine del conflitto armato.
Ma forse ancora più preoccupanti sono altri dati che dimostrano quanto l’opinione pubblica dello Stato Spagnolo non sia affatto disponibile a chiudere definitivamente la fase della repressione dell’indipendentismo basco, rendendo assai arduo il compito per il governo Rajoy nel caso in cui il Partido Popular sia intenzionato a fare alcune concessioni in materia di amnistia così come fece il governo britannico ai tempi del negoziato con l’IRA. 
Ben il 92% degli spagnoli intervistati dice infatti di essere ‘poco’ o ‘per nulla’ d’accordo con la concessione da parte dell’esecutivo di indulti individuali a membri detenuti dell’Eta condannati per reati di sangue; il 70,5% pensa lo stesso anche per i  detenuti condannati per reati non di sangue. Il 90,8%, praticamente oltre 9 spagnoli su 10, si dicono ‘poco’ o ‘per nulla’ a favore di un’amnistia generale nei confronti dei membri dell’organizzazione indipendentista armata; e il 60,4% mostra la stessa attitudine nei confronti di un eventuale avvicinamento dei detenuti politici baschi nelle carceri situate nei territori dei Paesi Baschi, così come pure imporrebbe la legge.

Posizioni dure, quelle dell’opinione pubblica spagnola, che potrebbero allontanare parecchio la risoluzione definitiva del conflitto tra baschi e spagnoli.

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