Oltre 1000 lavoratori hanno manifestato dinanzi ad una fabbrica nei sobborghi di Shanghai contro la decisione dell’azienda di spostare l’impianto in un’altra provincia. Lo riferisce il China Labor Watc, un gruppo di studio sulla situazione del lavoro in Cina, con base ad Hong Kong. Contro i manifestanti è intervenuta la polizia e ci sono stati scontri con feriti e arresti.
Le prime avvisaglie della protesta sono arrivate ieri l’altro quando i primi dipendenti della Hi-P, una società di Singapore impegnata nel settore tecnologico, hanno cominciato a gridare slogan fuori dalla fabbrica dopo aver saputo dell’intenzione dei vertici di spostarla.
La proprietà singaporiana dell’azienda, che produce pezzi per Apple, Rim (la produttrice dei Blackberry), Motorola e altri, intende spostare la fabbrica di Shanghai in una zona meno cara, licenziando 1000 dipendenti. Da qui è nata la protesta sfociata in scontri con la polizia.
L’azienda non ha voluto confermare la circostanza anche se non è la prima volta che si trova in una situazione simile. Lo scorso luglio, infatti, migliaia di lavoratori scesero in strada per dieci giorni per protestare contro lo spostamento di parte dell’azienda da Shanghai alla vicina Suzhou. Come la Hi-P sono moltissime le aziende che stanno abbandonando Shanghai per altre città, a causa degli alti costi della capitale economica cinese in termini di terreno, spostamenti e manodopera. La Hi-P è stata fondata nel 1980 ed ha 25 siti produttivi in Asia, America ed Europa. In Cina ha fabbriche a Shanghai, Chengdu, Xiamen, Qingdao, Tianjin, Suzhou e Dongguan.
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