Il fiume di liquidità riversato sulle banche dell’eurozona dalla Bce fornisce loro una boccata d’ossigeno ma non sarà sufficiente a proteggerle dalla minaccia di un declassamento. Lo ha detto in una intervista a Reuters il direttore di Standard & Poor’s per la divisione sulle istituzioni finanziarie, Scott Bugie, secondo cui la mossa di Francoforte non risolve il problema alla radice, ossia quello di avere troppi titoli di stato in pancia. Bugie ha sottolineato che il 2012 sarà un anno molto difficile per tutta Eurolandia ed i primi tre mesi del nuovo anno saranno un test fondamentale soprattutto per l’Italia, che deve affrontare sul fronte titoli scadenze molto impegnative. Il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker definisce «una reale preoccupazione» l’avvertimento lanciato da Standard & Poor’s su un possibile taglio del rating dei Paesi dell’eurozona, inclusi i Partner che godono del voto massimo di «tripla a». Juncker si è detto preoccupato soprattutto per l’impatto che un eventuale downgrade avrebbe sui costi di finanziamento dei Paesi declassati.
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