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Siria. Il Qatar non è soddisfatto del lavoro degli osservatori

I risultati della missione della Lega Araba in Siria, non sta dando i risultati previsti da coloro che vogliono la caduta del regime di Assad. Damasco intanto scarcera altri 552 detenuti politici.

La missione degli osservatori della Lega Araba in Siria ha commesso alcuni «errori». L’ammissione arriva dal primo ministro del Qatar, lo sceicco Hamad bin Jassem al-Thani, in un colloquio sulla situazione siriana con il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. «Siamo qui per chiedere aiuto tecnico e per osservare le esperienze fatte dall’Onu, perchè questa è la prima volta che la Lega Araba invia suoi osservatori e ci sono stati alcuni errori», ha detto il premier a New York, citato dall’agenzia del Kuwait, Kuna. L’opposizione siriana ha più volte parlato di inutilità della missione degli osservatori, a cui il regime di Damasco avrebbe permesso di vedere solo quello che gli faceva comodo. Da quando sono arrivati in Siria, inoltre, la repressione degli oppositori non si è arrestata, con decine di morti ogni giorno. Lo sceicco al-Thani ha tenuto tuttavia a precisare che «non ci sono dubbi, è evidente che ci sono stati errori, ma gli osservatori non sono lì con l’incarico di fermare le uccisioni, bensì di monitorare la situazione». Domenica la Lega Araba si riunirà al Cairo per un punto sul primo rapporto degli osservatori.

Le autorità siriane hanno annunciato la liberazione di 552 detenuti «che non hanno le mani sporche di sangue», stando a quanto riferisce la tv di stato siriana. Dopo la scarcerazione lo scorso 28 dicembre di 755 prigionieri, sale così a 1.307 il numero dei detenuti liberati dall’inizio della missione della Lega Araba in Siria lo scorso 26 dicembre. In precedenza, dal 5 al 30 novembre, circa 2.600 detenuti erano già stati liberati.

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