Nesun accordo dall’attesa riunione del G20. Solo alcune raccomandazioni generali che indicano e confermano la linea scelta per affrontare la crisi globale.
L’Europa deve rafforzare le difese anti-crisi, solo dopo ci si muoverà per aumentare le risorse del Fondo Monetario Internazionale (Fmi).
Il G20 prende atto degli «importanti progressi» compiuti a livello europeo e si impegna per favorire la crescita e l’occupazione in un contesto congiunturale di crescita «moderata» per il 2012, sul quale gravano anche elevati rischi al ribasso, come il prezzo del petrolio.Un “impegno” profondamente contraddittorio, peraltro non supportato da nessuna misura concreta.
«Vi sono segni di stabilizzazione per l’economia europea» che dovrebbe poter tornare alla crescita nella «seconda metà del 2012» mette in evidenza il commissario agli affari economici Ue Olli Rehn. «L’Europa si muove in avanti, lentamente ma sicura» afferma il presidente della Bce, Mario Draghi, citando il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy.
«I paesi dell’euro area esamineranno la forza del loro strumenti anti crisi in marzo» e questo «sarà essenziale per la considerazioni in corso sull’aumento delle risorse dell’Fmi» afferma il G20 nel comunicato finale. Una data sulla decisione europea non è stata ancora presa: «marzo ha 31 giorni» ha tagliato corto il ministro delle Finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble.
La riunione dell’Fmi di aprile sarà l’occasione per esaminare le strategie e le diverse opzioni per aumentare le risorse dell’organismo, che – secondo il G20 – dovrà terminare la riforma delle quote entro la riunione annuale del Fmi il prossimo ottobre. «Non siamo fissati su una cifra di 500 miliardi di dollari» evidenzia il direttore generale del Fmi, Christine Lagarde, rispondendo a chi gli chiedeva se fosse stato determinato l’ammontare dell’aumento.Una battuta che conferma l’ostilità dei paesi non europei ad aumentare a proprie spese la dotazione del fondo di salvataggio.
Il Fmi – avverte il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner – non sostituisce il firewall europeo. Lagarde e Geithner hanno ambedue sottolineato i progressi di Italia e Spagna. «Sono incoraggiato dalle azioni di Italia e Spagna» aggiunge Geithner. Secondo Lagarde, Italia, Spagna e Grecia hanno varato delle riforme importanti che hanno aiutato «a non far deragliare la ripresa» economica mondiale. L’economia è migliorata ma «non è ancora uscita dalla zona di pericolo» aggiunge Lagarde, menzionando fra i rischi e i motivi di preoccupazione l’elevata disoccupazione e i prezzi del petrolio.
«Non si è parlato – evidenzia il vice ministro all’Economia Vittorio Grilli – di attivare le riverse petrolifere strategiche» si è parlato di cooperazione e sforzi comuni per evitare misure drastiche. Il G20 si impegna a sostegno della crescita e dell’occupazione. «Stiamo compiendo progressi nell’attuare gli impegni» di Cannes. E «ci siamo accordati oggi per rafforzare il monitoraggio per assicurare che i nostri obiettivi siano raggiunti. Per aggiornare le nostre azioni politiche, ci siamo accordati per sviluppare un piano d’azione in occasione del vertice di Los Cabos. Riconosciamo che l’occupazione e l’inclusione sociale sono al cuore delle nostre azioni, attendiamo di ricevere un rapporto delle organizzazioni internazionali su come la cornice» delineata dal G20 «possa contribuire alla creazione di occupazione».
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