Il vertice dello stato cinese ha fissato al 7,5% il tasso di crescita «ideale» per il 2012. Una cifra di mezzo punto più bassa dell’obiettivo dell’ 8%, tenuto fermo per tutto il decennio scorso. Il premier Wen Jiabao ha fatto chiaro riferimento alla debolezza della domanda sui principali mercati di esportazione delle merci cinesi – Europa e Stati Uniti – e si è impegnato a contenere entro il 4% l’aumento dell’inflazione (una delle maggiori preoccupazioni della popolazione).
Per Wen è iniziato l’ultimo anno come capo del governo. Wen, che alla fine dell’anno si farà da parte insieme al presidente Hu Jintao e gran parte dei leader che hanno guidato la Cina dall’inizio del nuovo secolo, ha affermato che il governo «promuoverà una crescita robusta, terrà i prezzi stabili e vigilerà contro i rischi di una crisi finanziaria tenendo l’ offerta totale di moneta ad un livello appropriato».
Stabile anche l’obiettivo per quanto riguarda il tasso di cambio dello yuan, e i prezzi degli immobili, un altro dei problemi più sentiti dalla popolazione.
- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO
Ultima modifica: stampa