Un gruppo di ex miliziani ha attaccato a Tripoli, martedì (la notizia viene riferita oggi da media algerini), la sede del governo provvisorio libico, per protestare contro la sospensione del pagamento di «indennità» ai combattenti della guerra contro Muammar Gheddafi. Secondo un comunicato dell’ufficio del premier, «il quartiere generale del Consiglio dei ministri è stato attaccato da gruppi armati». L’attacco è «stato breve» e mirato a «impaurire». Per l’ufficio del Primo ministro, l’incidente è stato un attacco «alla sovranità e al prestigio dello Stato» e ha rigettato «il linguaggio della minaccia e del ricatto». Secondo il quotidiano algerino La Libertè, l’interruzione del versamento delle indennità è stata decisa a causa della scoperta di una «massiccia frode», quantificandone l’ammontare in milioni di dinari libici.
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