Vendite di auto ancora in calo in Europa, sull’onda di una crisi gestita con il “rigore di bilancio” che riduce drasticamente il potere d’acquisto dei ceti medio-bassi.
A marzo il mercato ha subito una flessione del 6,6%, immatricolando nei 27 Paesi Ue (più quelli Efta) 1.499.380 unità, contro 1.605.835 registrato un anno fa. Lo comunica l’Acea, l’Associazione che riunisce le case costruttrici presenti in Europa. A febbraio il calo era stato del 9,2%. Nel trimestre le vendite di auto sono invece scese del 7,3% a 3.427.677 unità, contro i 3.696.919 dello stesso periodo del 2011.
E tende a scomparire Fiat. A marzo la quota di mercato in Europa (27 Paesi Ue + Efta) di Fiat Group Automobiles si è attestata al 5,4%, in calo dal 6,8% di un anno fa. A febbraio la quota in Europa del Lingotto era 7,2%. Nel trimestre il gruppo torinese ha segnato in Europa una quota del 6,3%, in calo rispetto al 7,4% dello stesso periodo del 2011.
A marzo Fiat Group Automobiles ha immatricolato in Europa (27 Paesi Ue + Efta) 81.469 nuove vetture, segnando un calo del 25,8% rispetto alle 109.831 vendute a marzo 2011. A febbraio le vendite del Lingotto in Europa erano scese del 16,5%. Nel trimestre il gruppo torinese ha venduto in Europa 217.434 unità, in flessione del 20% rispetto alle 271.741 dello stesso periodo di un anno fa.
Si sommano due cause: modelli di auto ormai vecchi e superati dalla concorrenza, oltre a una strategia che vede negli Usa – non più in Europa – il “porto sicuro” in cui continuare a far soldi.
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