La guardia di sicurezza volontaria George Zimmerman, autore dell’assassinio a freddo di un giovane afrocamericano reo di andarsene in giro per un quartiere ‘bianco’ di Miami indossando il cappuccio della felpa, ha ottenuto ieri la libertà su cauzione, 150mila dollari, dal giudice di un tribunale della Florida. Riesplode quindi la rabbia della comunità nera e di altre minoranze per il trattamento di favore riservato a Zimmerman dopo l’omicidio ingiustificabile del giovane Trayvon Martin. Trattamento di favore da parte delle autorità che aveva convinto settimane fa il New Black Panther Party a spiccare una taglia sulla cattura del portoricano adottato da una famiglia di origini ebraiche. Un puzzle di identità etniche che in un contesto di guerra tra poveri come quello statunitense non cessa di causare conflitti apparentemente insanabili.
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