La scrittrice britannica Leila Berg, che nei suoi libri per ragazzi ha raccontato storie ordinarie di famiglie della classe operaia inglese, è morta all’età di 94 anni. Da più di un decennio viveva a Wivenhoe, nell’Essex. Berg iniziò la carriera come giornalista, lavorando per «The Daily Worker», poi rinominato «The Morning Star», e fin da giovane manifestò simpatie per il movimento comunista. Abbandonata l’attività giornalistica, Berg divenne educatrice, per dedicarsi completamente alla narrativa negli anni Cinquanta, scrivendo da allora storie per l’infanzia con uno stile accattivante. Nei suoi libri per ragazzi ha sempre prediletto il racconto della vita di tutti i giorni, in città come in campagna, affrontando anche temi spinosi come la precarietà e la povertà. Nel 1973 Leila Berg fu insignita della Eleanor Farjeon Medal in 1973 per l’insieme del lavoro di scrittrice. Come narratrice per ragazzi esordì nel 1950 con «Le avventure di Chunky», affermandosi nel 1957 con «Le storie di Lollipops». Tra gli altri suoi libri si ricordano «Una scatola per Benny», Tre padri vanno al lavoro«, »Cercando Key« e »La piccola macchina«. Autrice della fortunata serie Nipper, il libro più venduto e ristampato di Leila Berg è »Le storie del piccolo Pete« del 1959.
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