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La civiltà Usa si vede con l’infanzia

Ancora un bimbo arrestato negli Stati Uniti. È accaduto nella scuola elementare di una piccola cittadina dell’Indiana, Shelbyville, dove un ragazzino di sei anni è accusato di aver aggredito a morsi e calci il preside. Si tratta di un episodio molto simile a quello della bambina di sei anni che giorni fa a Milledgeville, in Georgia, è stata ammanettata e arrestata dalla polizia in seguito ad una attacco d’ira durante il quale ha colpito il preside e danneggiato alcune suppellettili della scuola. Un episodio questo che ha suscitato numerose polemiche, con la stampa locale che ha accusato gli agenti di utilizzare metodi spiccioli anche nei confronti di bambini così piccoli.

Ma non si tratta di un “errore” fatto da un singolo poliziotto deficiente o da un preside palesemente incapace. E’ una struttura logica assolutamente capitalistica, improntata al rifiuto del “problema”, del “pezzo sbagliato”, del comportamento non previsto dalla “norme”. E’ pazzia, ma sistematica. Ovvero: connaturata, parte integrante, di un sistema.

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