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Canada. Crolla il palco dei Radiohead, un morto

Non accade solo in Italia. L'”industria” della musica dal vivo si regge sul lavoro precario e rischioso in ogni parte del mondo.

Ieri sera è crollato il palco dei Radiohead al Downsview Park di Toronto. Un’ora prima dell’apertura dei cancelli, dove già in molti attendevano di poter entrare. Il crollo ha fatto almeno un morto e tre feriti, di cui uno grave trasportato in ospedale e due curati sul posto. Gli organizzatori hanno annunciato via Twitter la cancellazione del concerto, che era ‘sold out’.

La band è Š attesa in Italia nelle prossime settimane: l’appuntamento, se verrà… confermato, è a Roma per il prossimo 30 giugno.

La polizia ha sgomberato l’area circostante al complesso che avrebbe dovuto ospitare il concerto. Quello del Downsview Park è solo l’ultimo di una serie di incidenti in quesyo mondo. Nell’agosto 2011 gli Stati Uniti ricordano la tragedia di Indianapolis, dove a causa di forti raffiche di vento era crollato in diretta tv il palco allestito per un concerto di musica country. Il bilancio è stato pesante: cinque morti e numerosi feriti.

La caduta di una gru e il conseguente crollo del palco del concerto di Madonna a Marsiglia nel luglio 2009 aveva invece causato due vittime. Le autorità francesi avevano aperto sul caso un’inchiesta per omicidio e ferite involontarie legate a un incidente sul lavoro. Del palco restò un groviglio di 60 tonnellate di tubi e cavi metallici. Il vento forte rallentò anche i lavori dei tecnici. Il concerto  venne naturalmente annullato.

Nel 2007, nella giornata che vedeva come headliner i Pearl Jam, il parco San Giuliano di Mestre e l’Heineken Jammin Festival vengono colpiti da una tromba d’aria che provoca danni e feriti, oltre all’annullamento di quell’edizione della manifestazione.

Tre anni dopo, sempre all’Heineken, un’ora prima dell’arrivo sul palco dei Green Day, concerto poi annullato, si abbatte sul parco San Giuliano un nubifragio che fa cadere in un’ora 300 millimetri d’acqua.

E’ Š ancora vivo il ricordo della strage del 2.000: nove i morti di un incidente avvenuto a luglio al festival rock di Roskilde, in Danimarca. Un australiano, tre danesi, tre svedesi, un olandese e un tedesco sono morti soffocati sotto il palco dei Pearl Jam.

Ultimi solo in ordine temporale: il crollo dell’impalcatura per il concerto di Jovanotti in programma il 12 dicembre scorso alPalasport di Trieste, con un morto e sette feriti, e l’analogo incidente, a Reggio Calabria, primo di un concerto di Laura Pausini, con un morto e due feriti.

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