I “nein” della signora Merkel ora cominciano a pesare anche sull’economia tedesca. Per il banale motivo che un’economia fortemente export oriented, come quella della Germania, ma che esporta il 60% del fatturato soprattutto nell’eurozona, sta cominciando a trovare difficile vendere le proprie merci a paesi strozzati dal “rigore” imposto da Merkel e Bundesbank.
L’indice zew sulle aspettative del settore finanziario è crollato a -16,9 punti in giugno dai 10,8 di maggio. Si tratta del calo più marcato dall’ottobre 1998. Il dato è peggiore delle attese degli analisti, che si aspettavano una contrazione limitata a quota 2,8 punti. In calo anche l’indice relativo al giudizio sulle condizioni correnti, a 33,2 punti da 44,1 e contro attese per una lettura a 39.
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