Lo scorso giovedì 28 giugno, migliaia di contadini hanno marciato per protestare contro l’installazione della base militare “Tres Cruces” in una zona rurale appartenente al municipio di Miranda, nel meridionale dipartimento del Cauca, esigendo la smilitarizzazione dei propri territori.
Alla mobilitazione, in sostegno alla resistenza dei contadini, si è unita Piedad Córdoba, attivista di Colombiani e Colombiane per la
Pace: “Siamo qui per accompagnare tutte queste famiglie, scacciate dalle loro terre da un governo ingiusto. Le storie dei contadini che l’Esercito ha sfollato sono incredibili”, ha affermato la ex senatrice, esprimendo la propria solidarietà alle famiglie che protestano contro la presenza militare.
Dallo scorso aprile un’unità ascritta alla Brigata Mobile 28 della “Forza di Obiettivo Congiunto Apollo” si è posizionata in una tenuta del Cauca, all’interno della strategia per chiudere i cosiddetti “Corridoi di Mobilità” dell’insorgenza rivoluzionaria delle FARC.
La situazione ha ovviamente avuto conseguenze pesantissime sulla popolazione locale, che esige il ritiro del distaccamento militare; uno dei contadini intervistati ha semplicemente affermato: “la terra è nostra, l’Esercito non deve stare qui!”
A sostegno della protesta contadina si è aggiunta la “Carovana sociale umanitaria per la vita, l’armonia territoriale e la pace”, proveniente da diversi dipartimenti e forte di centinaia di esponenti della Marcia Patriottica, per unirsi ai contadini e raggiungere il Centro Polisportivo di Miranda e consegnare alimenti e generi di conforto raccolti per le famiglie in lotta.
Nelle ultime ore, la pressione dei contadini e delle comunità locali ha obbligato i militari a ritirarsi dall’area usurpata, ora presidiata dai manifestanti.
Il regime colombiano impone ai contadini colombiani la militarizzazione del territorio, con tutto il suo seguito di appropriazione violenta di terre, impatto ecologico e, soprattutto, impunità totale per i crimini commessi dai militari, consapevoli della protezione accordatagli dall’oligarchia al potere; ma l’immediata e contundente risposta dei contadini oggi trova il sostegno politico di tutto il popolo colombiano in Marcia verso la Seconda e Definitiva Indipendenza.
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