Cinque poliziotti di una squadra antidroga sono stati arrestati in Argentina, dopo che alcuni organi di informazione locali hanno trasmesso un video che mostra le torture inflitte a due detenuti.
Il ministro della Sicurezza, Eduardo Sylvester, ha annunciato gli arresti ieri a tarda ora nella città settentrionale di Salta: sono stati effettuati, ha spiegato, dopo una “rapida indagine”.
I filmati, presto pubblicati sui siti internet dei principali quotidiani nazionali, Clarin e La Nacion, mostrano due detenuti spogliati, solo con le mutande, in un cortile. Un agente versa un secchio d’acqua sulla testa di un detenuto in ginocchio e a terra con le braccia legate dietro la schiena. Un altro mette una busta di plastica sopra la testa dell’altro uomo e la stringe, finchè il detenuto non cade a terra; successivamente toglie la busta, per consentire all’uomo di respirare.
Scene che avvengono in molti commissariati o nelle prigioni dell’America Latina, quotidianamente. E anche i paesi occidentali conoscono l’uso della tortura. Solo che da noi i poliziotti che uccidono e torturano è più facile che facciano carriera piuttosto che essere arrestati.
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