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Francia: la Cgt contro il governo e il trattato europeo di stabilità

“Il governo scelga fra la Confindustria e i lavoratori”: è l’avvertimento lanciato da Bernard Thibault, lo storico segretario generale del sindacato francese di sinistra Cgt, dopo i numerosi incontri tra il premier del governo socialista Jean-Marc Ayrault e i rappresentanti della federazione degli industriali parigini. Il primo ministro ha in particolare tranquillizzato gli imprenditori arrabbiati per una patrimoniale che il Medef (la confindustria francese) ha definito “un harakiri per l’economia francese’. Le aperture a destra del premier hanno scontentato non solo il sindacato e il Front de Gauche, ma anche la sinistra socialista e gli ecologisti. Secondo la Cgt il governo dovrebbe opporsi alla ratifica del Fiscal compact, l’accordo Ue sul pareggio di bilancio, che di fatto lega le mani al governo sulle politiche sociali e rende molto più complicato il ruolo di un qualsiasi sindacato. Ieri la “Confédération générale du travail” ha annunciato una grande manifestazione per il 9 ottobre prossimo in difesa “dei posti di lavoro nell’industria”. E il segretario Thibault ha annunciato l’immediato lancio di una petizione contro il trattato europeo di stabilità.
 

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