Nuova strage di civili innocenti da parte della Nato e nuovo balletto di smentite e ‘scuse’ da parte dei comandi militari dell’Alleanza Atlantica. In un raid aereo dell’Isaf infatti sono morte otto donne, adulte e ragazzine. Il bombardamento è avvenuto ieri all’alba nella provincia orientale di Langham: almeno sedici persone sono rimaste uccise, tra cui otto donne che si trovavano in un bosco a fare legna. Gli abitanti di Dilaram, il villaggio vicino al quale è avvenuto il raid, hanno protestato nella capitale provinciale portando davanti alla casa del governatore i cadaveri di alcune delle vittime al grido di “Morte all’America, morte a Israele”. La Nato in un primo momento ha negato di avere notizie di vittime civili e ha parlato di un attacco mirato a colpire un gruppo di 45 insorti nel distretto di Alinger. Più tardi però di fronte alle denunce documentate di alcuni media locali ha dovuto ammettere di aver causato la morte di un gruppo di afghani, anche se ha ridimensionato le cifre del massacro.
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