Il Canadian Auto Workers strappa a Ford un accordo preliminare per il rinnovo del contratto di lavoro. E ora si concentra su general Motors e Chrysler, alle quali chiederà di accettare gli stessi termini: se un accordo non sarà raggiunto entro la mezzanotte locale, le sei del mattino in Italia, il Caw proclamerà uno sciopero, il primo in 16 anni, fra i dipendenti delle due case automobilistiche.
«È un buon accordo, soprattutto di questi tempi» afferma il presidente del Caw, Ken Lewenza. L’intesa non prevede aggiustamenti salariali nè modifiche al piano pensionistico, ma assicura la creazione di 600 posti di lavoro da parte di Ford.
«Non siamo riusciti a migliorare gli standard di vita dei nostri pensionati. Avremmo voluto farli partecipare ai recenti successi della società ma non è stato possibile» aggiunge Lewenza. Ford impiega in Canada 4.500 dipendenti, meno di Gm e Chrylser, ed è stata la prima a raggiungere un accordo con il Caw in quattro delle cinque ultime trattative sindacali per il contratto.
La più piccola delle sorelle di Detroit si era detta preoccupata della scelta del Caw di concentrarsi prima su Ford per il rinnovo. «Rispettiamo Ford come competitor, ma non riteniamo – aveva detto Chrysler subito dopo la decisione del Caw – che sia nella miglior posizione per assumere questo ruolo data la significativa riduzione» della sua presenza in Canada negli ultimi anni. «Siamo molto preoccupati» aveva aggiunto Chrysler. «Queste trattative sono cruciali per dare forma al futuro dell’industria automobilistica in Canada. Il nostro obiettivo è quello di sviluppare un accordo che conduca a una sicurezza del lavoro di lungo termine in Canada». A un prezzo più basso, insomma.
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