Il proprietario di una piantagione di tè nel nord est dell’India e sua moglie sono stati arsi vivi durante una violenta agitazione dei braccianti. Lo riferisce oggi l’agenzia Ians. La rivolta è avvenuta ieri sera nella Mkb Tea Estate, una delle tante piantagioni dello stato dell’Assam, famoso nel mondo per la qualità del suo tè.
Circa mille dipendenti inferociti perchè da tempo non ricevevano lo stipendio, hanno marciato sul «bungalow» dei possidenti e hanno appiccato il fuoco con della benzina. All’interno c’era il titolare, Mridul Bhattacharya, insieme alla consorte. Per la coppia non c’è stato scampo.
La piantagione è situata a circa 500 chilometri dalla principale città di Guwahati. A far scattare la rabbia degli operai è stato l’arresto di due compagni nei giorni scorsi. I dimostranti hanno anche bruciato un paio di veicoli parcheggiati. I braccianti delle piantagioni di tè, che sono concentrate nella zona di Darjeeling e dell’Assam, sono stati spesso al centro di scioperi per l’aumento dei salari e per migliori condizioni di lavoro.
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