A partire dal primo gennaio, per decisione della presidente Dilma Rousseff il salario minimo in Brasile aumenterà dell’8,8% arrivando a 678 reais, circa 248 euro.
Secondo il ministro della presidenza, Gleisi Hoffmann, “l’incremento riconosce lo sforzo di tutti i lavoratori per i risultati che sta ottenendo il paese”, in particolare nei settori economici e sociali. L’aumento, annunciato a Natale, sarà ufficializzato con la pubblicazione del decreto nella gazzetta ufficiale nelle prossime ore.
Per stabilire il nuovo salario minimo si è tenuto contro, tra l’altro, del tasso di inflazione registrato nel gigante sudamericano nel 2011, pari al 6%, e della crescita economica, che ha toccato il 2,73%.
In base a una legge voluta dalla Rousseff e approvata lo scorso anno, ma già emersa al livello di proposta durante il governo del suo predecessore Lula, questi indici, corrispondenti di norma all’anno precedente, devono essere sempre presi in considerazione per questo tipo di misure.
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