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Usa. Una riforma sanitaria a misura della lobby delle armi

La riforma sanitaria, fortemente voluta da Barack Obama, prevede che i medici e i ricercatori scientifici non possano entrare in possesso dei dati circa l’uso delle armi tra i pazienti americani. E questo per evitare che le compagnie assicuratrici, sulla base di queste statistiche, possano alzare il prezzo delle polizze ai loro assistiti che detengono una pistola.
Una postilla pro-armi introdotta all’ultimo momento nella cosiddetta Obamacare, varata circa due anni fa, frutto delle pressioni enormi della potente lobby dei fan delle pistole, guidata dalla National Rifle Association, che da decenni condiziona l’attività legislativa di Capitol Hill.
Lo ha denunciato il Washington Post e oggi ne parla a lungo la Cnn, la rete all news che dopo la strage di Newtown è in prima linea nella battaglia per una legge più stringente sul controllo delle armi. Del resto, ormai da decenni, sin dai primi anni ’90, la ricchissima Nra preme sui singoli parlamentari perchè il Congresso tagli i fondi alla divisione del Center for Desease Control and Prevention, l’agenzia federale che si occupa della salute degli americani, che si occupa dei
danni provocati dalle armi. Stessi tagli chiesti e ottenuti al National Institutes of Health dopo le proteste dei fan delle armi su un loro studio che dimostrava il nesso molto forte tra alcolismo e incidenti legati alla detenzione di armi. L’obbiettivo è quello di limitare la produzione e quindi la diffusione di dati sulla pericolosità delle armi, in modo da evitare di allarmare l’opinione pubblica. Tuttavia, quelle poche cifre raccolte parlano chiaro: in America le vittime da armi sono oltre 30mila l’anno. Un numero che per la prima volta, nel 2012, potrebbe superare quello delle morti per incidenti stradali.
Per non parlare dell’incidenza tra i minorenni: tra il 2008 e il 2009 per colpa delle armi da fuoco ci sono stati 5470 morti e 34,387 feriti tra bambini e adolescenti. E le sparatorie sono la terza causa di morte in America per i ragazzi tra i 5 e i 14 anni di età. Forte di queste cifre, e dell’enorme impatto emotivo che la strage di Newtown ha provocato tra le famiglie americani, Barack Obama cercherà di cambiare le regole, eliminando questa insopportabile anomalia dell’America, rispetto al resto delle nazioni moderne. Ma non gli sarà facile.

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