L’opposizione di centrodestra sembra favorita per le elezioni politiche di domani in Isalanda. Secondo i sondaggi i due partiti che si disputano la carica di primo ministro, infatti, sono il Partito dell’Indipendenza, di centrodestra, e il Partito del progresso, centrista. Le due formazioni sono date testa a testa ol 25% anche se il partito dell’Indipendenza è considerato in lieve vangaggio. Destinati a una sconfitta sembrano invece i partiti della coalizione di governo guidata dal premier Johanna Sigudardottir, i socialdemocatici dell’Allenza e i verdi di sinistra che rischiano addirittura di non entaqre in parlamento con i loro consensi erosi dal partito dei Pirati. Secondo gli analisti, tra partito dell’Indipendenza e Progresso non ci saranno difficoltà a stabilire un accordo programmatico e gli unici problemi potrebbe essere determinati – in caso di arrivo davvero testa a testa – dalla decisione sulla premiership che entarmbi reclamano. Sembra comunque destinata a chiudersi l’insolita esperienza di un governo di centrosinistra in Islanda (situazione mai verificatasi prima d’ora dalla creazione della Repubblica d’Islanda nel 1944). La sinistra era riuscita a imporsi nelle elezioni del 2009 dopo la grave crisi finanziaria del paese.
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