Il volto della povertà negli Stati Uniti si concentra sempre più nei sobborghi delle grandi città: secondo uno studio di Brooking Institution, il numero di persone che vivono in povertà nelle zone suburbane di alcune delle maggiori aree metropolitane degli Stati Uniti é più che raddoppiato negli ultimi dieci anni, salito del 64% dal 2000 al 2010. Ed é più del doppio di quanto è avvenuto in quelle urbane o rurali. Tra le zone più colpite dal fenomeno diverse contee in Florida e della costa del Golfo del Messico. Ma anche New York segue il trend, seppure in misura minore: nelle periferie della regione il tasso di poveri é salito dal 29% al 33% nel corso del decennio 2000-2010. Nella Grande Mela – se in città i poveri sono diminuiti del 7% e a Manhattan si assiste ad un boom nella costruzione di palazzi extra-lusso – nei sobborghi la percentuale é aumentata di 14 punti.
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