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Stati Uniti: Fbi usa hacker per spiare cittadini

L’Fbi usa tattiche tipiche dei pirati informatici per spiare i cittadini sospettati di terrorismo, criminalità organizzata e pornografia infantile. A rivelarlo è il Wall Street Journal, che racconta come sia coinvolta anche una società italiana. Secondo il quotidiano finanziario, l’Fbi installa piccoli virus chiamati malware per controllare i microfoni di cellulari e computer, trasformandoli in una sorta di cimice. La tecnica per installare i malware è quella usata da tutti gli hacker: inviare mail o link che scaricano il virus appena ci si clicca sopra. Un ex funzionario dell’Fbi ha rivelato al Wall Street Journal che l’ente federale “assume persone abili nella pirateria informatica”, tuttavia gli strumenti di hacking vengono utilizzati solo quando gli altri metodi di sorveglianza non funzionano, insomma “quando si fa è perché non hai altra scelta”. Stando al Wall Street Journal, l’Fbi ha un vero e proprio reparto che crea strumenti in grado di controllare a distanza smartphone e computer con sistema Android. Tuttavia l’agenzia statunitense si appoggia anche ad aziende esterne, come la milanese HackingTeam. Come sottolinea il quotidiano, la società “ha aperto un ufficio ad Annapolis, nel Maryland, più di un anno fa per espandersi in Nord e Sud America. HackingTeam fornisce software in grado di estrarre informazioni da telefoni e computer per inviarli al sistema di controllo. L’azienda ha rifiutato di rivelare il nome dei propri clienti e di dire se alcuni di loro sono negli Stati Uniti”.

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